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Frasi Critica

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Le donne devono avere più voglia di piacersi, e devono smetterla di essere troppo esigenti con se stesse, vedendosi difetti che in realtà non hanno o che possono essere facilmente camuffate con dei piccoli trucchi.



Non colpevolizzare mai ciò che sei, invece accusa quel tuo modo di pensare.




Finché tu scagli la tua accusa contro il mondo, invece di sottoportici tu stesso, tu sei in linea col mondo.



L'autostima deve essere proporzionata all'autocritica. La prima cresce solo se la seconda è vera.


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Beati quelli che sanno ridere di se stessi, perché non finiranno mai di divertirsi.




Ho ricevuto alcune critiche negative, ma non così pessime come quelle che mi rivolgo da solo.



Beato sia colui che ha imparato a ridere di se stesso, perché non finirà mai di divertirsi.



Nella misura in cui aumenta la nostra capacità e volontà all'autocritica s'innalza pure il livello della nostra critica.



Per operare con la creatività bisogna esserecritici nei confronti di noi stessi e di tutto ciò che rappresentiamo.



Chi mostra le pagliuzze altrui espone le proprie travi al ludibrio del suo prossimo.




I cattiviscrittori sono solitamente i più severi censori.



Se un cane, dopo averti guardato in faccia, non ti corre incontro, dovresti andare a casa e farti un esame di coscienza.



Il biasimo che un uomo rivolge a se stesso è sempre una lode indiretta: lo fa per mostrare quanto gliene avanza.



Perdona a tutti, ma niente a te.




Chi si vince una volta può vincersi sempre.



Un monaco al suo anziano:- Io cerco sempre di fare del mio meglio, abba, ma la mia coscienza mi rimprovera continuamente…Gli rispose l’anziano:- Dovresti fortificare il tuo carattere!Gli obiettò il monaco:- Non potrei invece indebolire un po’ la mia coscienza?



Anche il più stupido degli uomini diventa improvvisamente pronto di spirito allorché si trova nella possibilità di criticare gli altri. Anche il più saggio perde lucidità quando si tratta di criticare se stesso.



Uno scrittore è ingiusto con se stesso quando è incapace di essere duro con se stesso.


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Vi è del lusso nell'autorimprovero. Quando ci biasimiamo, crediamo che nessun altro abbia il diritto di farlo. La confessione, non il sacerdote, ci dà l'assoluzione.



La coscienza ci fa scoprire a denunciare, o accusare noi di noi stessi, e in mancanza di testimoni, si pronuncia contro noi stessi.



Siediti, e metti giù tutto ciò che ti viene in testa e allora sei uno scrittore. Ma un autore è uno che può giudicare il suo valore della sua roba, senza pietà, e distruggere la maggior parte di esso.



Chi sa fare la musica la fa, chi la sa fare meno la insegna, chi la sa fare ancora meno la organizza, chi la sa fare così così, la critica.



Cercherò di descrivere il grado della mia emozioneestetica. Questo ritengo sia la funzione della critica.



I critici musicali ottengono gratis i loro dischi quindi la loro opinione solitamente non conta.



È solo attraverso la critica che è possibile troncare alla radice stessa il materialismo, il fatalismo, l'ateismo, l'incredulità dei liberipensatori, il fanatismo e la superstizione, che possono costituire un danno per tutti.



Se vuoi piacere ai critici, non suonare troppo forte, troppo piano, troppo veloce, troppo lento.



Se qualcuno vi critica senza motivo, dategliene uno.



Jane Austen ha scritto romanzi. Sarebbe bene che i suoi critici li leggessero.



A favore dei critici. Gli insetti pungono non per cattiveria, bensì perché vogliono vivere anch'essi: così anche i nostri critici; essi vogliono il nostro sangue, non il nostro dolore.



Nessuno scrittore, per quanto violente siano le sue proteste, disdegna sul serio, se gli è chiesto, di leggere un libro ancora non pubblicato; si tratta del suo pupillo e possiede ancora quel fascino che, una volta arditamente stampato e rilegato, viene completamente distrutto.



La critica è l'arte di far risuscitare i morti e di far morire i vivi.



La malignità è lo spirito della critica, e la critica è l'origine del progresso e della civiltà.



Il sensocritico si manifesta più nella composizione che in un saggiocritico.



Ho sempre pensato, come qualsiasi persona normale, che dietro a chi scrive ci debba esserenecessità di scrivere, libertà, autenticità, rischio. Pensare che ci debba essere qualcosa di sociale e di ufficiale che «fissi» l'autorevolezza di qualcuno, è un pensiero, appunto aberrante, dovuto evidentemente alla deformazione di chi non sappia più concepire verità al di fuori dell'autorità.



Io faccio musica per esprimere il mio punto di vista sulle cose, quindi non sento l'esigenza di dover trovare una formula per piacere per forza a qualcuno.



- Non vuoi aiutarmi a realizzare il mio musical?- Le sue opere sono puerili e prive di pathos, le manca il minimo senso della struttura, del personaggio e dell'unità aristotelica.



La regola degli intagliatori vale anche per la critica; mai tagliare con un coltello quello che puoi tagliare con un cucchiaio.



Con le pietre che tiriamo loro, i geni costruiscono nuove strade per noi.



I premi letterari sono una crudeltà. Soprattutto per chi non li vince.



Mi sto stancando parecchio di vedermi mostrare la luce da persone che non sanno fare quello che faccio io, ma sanno che non lo sto facendo bene.