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Frasi Critica

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La critica è l'arte di far risuscitare i morti e di far morire i vivi.



La malignità è lo spirito della critica, e la critica è l'origine del progresso e della civiltà.




Il sensocritico si manifesta più nella composizione che in un saggiocritico.



Ho sempre pensato, come qualsiasi persona normale, che dietro a chi scrive ci debba esserenecessità di scrivere, libertà, autenticità, rischio. Pensare che ci debba essere qualcosa di sociale e di ufficiale che «fissi» l'autorevolezza di qualcuno, è un pensiero, appunto aberrante, dovuto evidentemente alla deformazione di chi non sappia più concepire verità al di fuori dell'autorità.


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Io faccio musica per esprimere il mio punto di vista sulle cose, quindi non sento l'esigenza di dover trovare una formula per piacere per forza a qualcuno.




- Non vuoi aiutarmi a realizzare il mio musical?- Le sue opere sono puerili e prive di pathos, le manca il minimo senso della struttura, del personaggio e dell'unità aristotelica.



La regola degli intagliatori vale anche per la critica; mai tagliare con un coltello quello che puoi tagliare con un cucchiaio.



Con le pietre che tiriamo loro, i geni costruiscono nuove strade per noi.



I premi letterari sono una crudeltà. Soprattutto per chi non li vince.



Mi sto stancando parecchio di vedermi mostrare la luce da persone che non sanno fare quello che faccio io, ma sanno che non lo sto facendo bene.




Mi sono reso conto che fare l'ermetico crea meno problemi, mentre parlare un linguaggio semplice ti espone a maggiori possibilità di essere giudicato. Più gente ti capisce, più hai potenziali giudici di ciò che fai.



Sul Giornale di Trieste, un Tale scrive cose senza senso a proposito del mio libro. Ma, a un tratto, gli sfugge questa battuta: "L. dice sempre il vero, mai la verità". Non è male.



La critica non ha mai rivelato un grande scrittore o autore drammatico ai suoi primi passi e ha sempre soltanto cercato di demolirlo quando lo vedeva circondato dal favore del pubblico. Salvo poi a prostituirsi in salamelecchi ufficiali quando lo scrittore era ormai una gloria certa.



A scuola non si apprende che cosa dicono le opere, ma che cosa dicono i critici.




La critica è venefica e benefica.



La risata non è un’emozione. La gioia è un’emozione. La risata è una critica diretta a qualcosa che troviamo ridicolo o eccessivo. Questa critica può avvenire all’interno di qualsiasi emozione, dal terrore all’amore. E ridere ci dà sollievo.



Ho costruito la fortezza del mio carattere con tutti i mattoni che mi hanno tirato addosso.



Siate gentili e rispettosi con le vostre critiche... E' altrettanto difficile scrivere un bruttolibro di quanto non lo sia scriverne uno bello.


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Coloro che non leggono le critiche meritano raramente di essere criticati.



Avete seppellito il vostro romanzo sotto un cumulo di dettagli che sono scritti bene, ma assolutamente superflui.[J. Carter, critico letterario nel 1857, parlando del romanzo di Flaubert, Madame Bovary, che divenne uno dei libri più influenti che mai siano stati scritti].



Uno non può criticare un cattivo libro senza ostentarlo.



L'arte della critica in poche parole: elaborare slogan senza tradire le idee.



Ci dovrebbe essere un pizzico di dilettantismo nella critica. Perché il dilettante è un entusiasta che non si è ancora sistemato e non è legato alle abitudini.



Ricorda, figliolo, che più di una buona storia è stata rovinata da una verifica eccessiva.



Il vero scrittore nuota abilmente in mezzo al mare di critiche rivolte alle sue opere, ci sguazza addirittura, ma non ci affoga mai. Il finto scrittore affogherà invece nel suo stesso mare di lacrime, trasportato dalla corrente del suo improduttivo piagnisteo.



La critica striscia e la creazione vola.



Ho avuto la critica più breve che sia mai stata pubblicata. Diceva: "Ieri sera al teatro è stato rappresentato Domino. Perché?"



Una recensione negativa è come cuocere una torta con tutti i migliori ingredienti e avere qualcuno seduto su di essa.



La maggior parte delle persone si sarebbe arresa di fronte a tutte le critiche che ho ricevuto nel corso degli anni.



Affermare che una certa musica è buona e un'altra cattiva in assoluto, è un passo verso la dittaturaintellettuale e spirituale, che è in un certo senso ancor più nociva di quella materiale. In musica e in ogni specie di arte la dittatura è assolutamente inutile e non può condurre che all'abbrutimento.



La formazione è concepita come un raddrizzamento morale e autoritario delle storture individuali e il pensierocritico è visto come un’insubordinazione illegittima all’uniformità identitaria.



Vorrei farmi carnefice, vorrei farmi becchinoper lacerarti, o secolo, quel manto d’arlecchino.



Per la critica, ciò che nei film nostrani è immorale diventa genuino nelle produzioni straniere.



I miei film sono rivolti al pubblico, non alla critica.



Il nostro è un mestiere in cui tutto dipende da ciò che gli altri pensano di te, quindi si vive costantemente sotto pressione.



Un'opera malriuscita si porta dentro il proprio castigo: disprezzo e scherno. Una riuscita, suscita l'invidia e trascina in un'infinità di mortificazioni il proprio autore, che si trova assalito da critiche partigiane e stizzose: chi ha da ridire sulla struttura, chi sullo stile, chi sugli insegnamenti che cerca di inculcare. E quanti non riescono a trovare difetti nel libro, si studiano di denigrare l'autore.



Non credo esista alcuna realecritica al di là della posterità.



Con i film di successo rimani sotto i riflettori per molto, molto tempo.



Con l'avvento di Internet ogni episodio viene recensito da almeno ottanta diversi magazine di cui non si è mai sentito parlare.



Ironia della sorte: si pensa che i film horror siano quelli più criticati, ma spesso sono quelli fatti meglio.