Frasi sulle Critiche
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Frasi sulle Critiche di Bob Dylan, Charles M. Schulz
Invece di spendere la nostra vita a correre verso i nostri sogni, siamo spesso in fuga dalla paura di fallire o dalla paura delle critiche.
La differenza tra una critica costruttiva e una critica malevole? La prima è quella che voi fate agli altri. La seconda è quella che gli altri fanno a voi.
Psicanalisi letteraria — critica tematica — metafore ossessive, ecc. Che dire a questa gente che, credendo di possedere una chiave, non ha requie finché non ha dato alla vostra opera la forma di una serratura?
Ci saranno sempre degli Eschimesi pronti a dettar norme su come devono comportarsi gli abitanti del Congo durante la calura.
Nessun uomo può giustamente criticare o condannare un altro uomo, perché nessun uomo ne conosce veramente un altro.
Il mio lavoro va al di là delle critiche estetiche. Preferirei che si parlasse, magari anche con qualche giudizio negativo, del mio lavoro.
La critica letteraria non esiste. Esistono alcuni vecchi baroni, la maggior parte veramente rincoglioniti. Mancano i giovani.
Il grado più alto a cui possa elevarsi uno spirito mediocre ma dotato di esperienza è la capacità di scoprire le debolezze degli uomini migliori di lui.
Quando devi correggere qualcuno, sii risoluto a farlo non in forma di biasimo. Prima di criticare, osserva la situazione dal punto di vista del tuo interlocutore. Poi sii attento a parlare in modo calmo e con tatto. Scegli con attenzione le parole prima di pronunciarle.
Dopo tutto nessun artista ha bisogno delle critiche, ma soltanto del riconoscimento. Se ha bisogno delle critiche non è un artista.
Siccome non ascolto le critiche, non sento nemmeno i complimenti, sono abituato a giudicarmi sempre da solo.
Penso che l’autocritica è una sorta di dono quando sei un attore. Si tratta di essere curiosi e non raccapriccianti. Chi accetta di restare in questa nobile professione, è automaticamente autocritico.
Quando fai qualcosa di sbagliato e nessuno si prende la briga di dirtelo, significa che è meglio cambiare aria. Chi ti critica lo fa perché ti ama e ti ha a cuore.
E’ difficile accettare una critica, soprattutto quando viene da un parente, un amico, un conoscente o un estraneo.
Se alcuni parlano male di me, cercherò di capire le loro ragioni, ma dopo la mia morte me ne farò di sicuro una ragione.
Se vuoi sacrificare l’ammirazione di molti uomini per le critiche di una sola persona, allora fallo, sposati.
Non bisogna preoccuparsi delle critiche della stampa: ciò che conta è che scrivano il tuo nome giusto.
Non ho mai pensato che l’operazione letteraria sia divisibile in tanti “riquadri” e scomparti quanti sono la critica, la saggistica, la narrativa, la poesia, ecc. Se un critico non è anche un “narratore”, mi chiedo che senso abbia la sua funzione di interprete.
La critica è una cosa molto comoda: si attacca con una parola, occorrono delle pagine per difendersi.
Contro i giudici che si tirano indietro e non rischiano proprio nulla, nessuno si leva a protestare o levar critiche nei loro confronti.