Frasi di Charles Bukowski

I Capi? Senz’anima e di mediocre intelletto, implacabili con i subalterni.

Non c’è nient’altro da fare che bere, mangiare, scopare, drogarsi e ammazzare.

Ho avuto un'esistenza strampalata e disordinata, in buona parte terribile, assolutamente ingrata. Ma credo che sia il modo in cui mi sono trascinato in mezzo alla merda a fare la differenza.

Le uniche persone che conoscono la pietà sono quelle che ne hanno bisogno.

​La mia ambizione è ostacolata dalla mia pigrizia.

I soldi sono come il sesso: sembrano molto più importanti quando non ce n'è.

Secoli di poesia e siamo sempre al punto di partenza.

Gente che va su e giù per le scale mobili, negli ascensori, che guida automobili, le porte dei garage che si aprono schiacciando un pulsante. Poi vanno in palestra per smaltire il grasso.

La maggior parte della gente era matta. E la parte che non era matta era arrabbiata. E la parte che non era né matta né arrabbiata era semplicemente stupida.

Leggendo Céline si consolidò il mio incondizionato rifiuto per ogni forma di lavoro regolamentato.

Evitare l’inspiegabile è sempre stata una necessità per me.

Nuoveavversità arrivano come un treno in orario.

Non essere giù perché la tua donna ti ha lasciato: ne troverai un'altra e ti lascerà anche quella.

È impossibile scrivere in pace se quello che si scrive vale qualcosa.

Cosa potrebbe fare un poeta senza tormento? Ne ha bisogno come della sua macchina per scrivere.

Sulla via per l'inferno c'è sempre un sacco di gente, ma è comunque una via che si percorre in solitudine.

I nostri peccati vengon fabbricati in cielo per creare il nostro inferno, di cui evidentemente abbiamo bisogno.

Il codardo è uno che prevede il futuro. il coraggioso è privo d'ogni immaginazione.

Il matrimonio, Dio, i figli, i parenti e il lavoro. Non ti rendi conto che qualsiasi idiota può vivere così e che la maggior parte lo fa?

Non mi vanno le leggi, la morale, la religione, le regole. Non mi va di essere plasmato dalla società.

Quelli che aiuti ti distruggeranno.

A volte ho la sensazione di essere solo al mondo. Altre volte ne sono sicuro.

Mi guardai intorno. Non c'era nessuna donna lì in quel caffè. Ripiegai sulla cosa che sta al secondo posto in graduatoria: sollevai il mio bicchiere e lo scolai.

Non ero un misantropo o un misogino ma mi piaceva star solo. Si stava bene seduti tutti soli in uno spazio ristretto a fumare e a bere. Avevo sempre fatto ottima compagnia a me stesso.

Sulla via per l'inferno c'è sempre un sacco di gente, ma è comunque una via che si percorre in solitudine.

Le donne sono creature intelligenti. Sanno come regolarsi. Il più delle volte sono gli uomini a crollare; sono gli uomini a saltar giù dal ponte.

I cavalli non scommettono sugli uomini (e neanche io).

Seppellitemi vicino all'ippodromo così che possa sentire l'ebbrezza della volata finale.

Ovviamente è possibileamare un essereumano, se non lo si conosce abbastanza bene.

Non mi fido molto delle statistiche, perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media.

Sono i tipi eccezionali che fanno girare il mondo. Loro fanno i miracoli, mentre noi ce ne stiamo con il culo ammollo.

Tutti dobbiamo morire, tutti quanti, che circo! Non fosse che per questo dovremmo amarci tutti quanti e invece no, siamo schiacciati dalle banalità, siamo divorati dal nulla.

Ospedali e galere e puttane: ecco le università della vita. Ho preso diverse lauree. Chiamatemi dottore.

I giornalisti sono la genia più vile che c’è. Perfino quelli che vanno a frugare fra la mondezza hanno più anima di loro, ma senz’altro.

Le donne sono animali fondamentalmente stupidi ma si concentrano sul maschio con un impegno così totale da riuscire spesso a sconfiggerlo quando lui pensa ad altro.

Qualsiasi cosa è una perdita e spreco di tempo: tranne fottere di gusto o creare qualcosa di buono o guarire o correr dietro a una specie di fantasma-amore-felicità.

Io dico alle donne che la faccia è la mia esperienza e le mani sono la mia anima. Qualunque cosa, pur di tirare giù quelle mutandine.

Cominciai a guardarle su per le gambe. Mi sono sempre piaciute le gambe. È stata la prima cosa che ho visto quando sono nato. Ma allora stavo cercando di uscire. Da quel momento in poi ho sempre tentato di andare nell'altra direzione, ma con fortuna piuttosto scarsa.

Le donne: mi piacevano i colori dei loro vestiti; il loro modo di camminare; l'espressionecrudele di certe facce; qualche volta la bellezza quasi pura di altre, completamente e deliziosamente femminili. Ci fregavano sempre: sapevano programmare e organizzarsi. Mentre gli uomini guardavano le partite di football e bevevano birra e giocavano a bowling, loro, le donne, pensavano a noi, si concentravano, studiavano, decidevano ... se prenderci, scartarci, scambiarci, ucciderci o semplicemente lasciarci.

A volte le cose sono proprio come sembrano, ecco tutto.