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Frasi sulla compassione

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Non abbiamo bisogno di pistole e bombe per portare pace, abbiamo bisogno di amore e compassione.



Se non puoi essere compassionevole verso te stesso, non potrai esserlo verso gli altri.




Solo chi è molto infelice ha diritto di compatire un altro.



Strano, che tu abbia compassione di chi stenta a camminare e non di chi stenta a ragionare, di chi è cieco negli occhi e non di chi è cieco nel cuore.


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Non c’è nulla di più pesante della compassione. Nemmeno il nostro proprio dolore è così pesante come un dolore che si prova con un altro, verso un altro, al posto di un altro, moltiplicato dall’immaginazione, prolungato in centinaia di echi.




Salute e ricchezze, evitando agli uomini l’esperienza del male, ispirano loro durezza nei confronti dei loro simili; e le persone già provate dalle proprie sventure sono quelle che nella compassione più condividono quelle altrui.



Gli uomini veramente generosi sono sempre pronti alla compassione, quando la sciagura del nemico supera i limiti del loro odio.



Diffido di chi mostra grande sensibilità nei confronti degli animali e neanche un briciolo di compassione nei confronti degli esseri umani



Certo non è cosa ragionevole l’opporre la compassione alla giustizia, la quale deve punire anche quando è costretta a compiangere, e non sarebbe giustizia se volesse condannar le pene dei colpevoli al dolore degli innocenti.



Spesso c’è più orgoglio che bontà nel compiangere le disgrazie dei nostri nemici; se dimostriamo loro della compassione, è solo per far pesare che siamo superiori.




Possiamo provare com-passione solo fino a quando crediamo che la persona sofferente condivide con noi vulnerabilità e possibilità.



Invecchiare significa passare dalla passione alla compassione.



Di tutte le crudeltà, le più intollerabili sono quelle che passano sotto il nome della compassione e della consolazione.



Non è cosa tanto nemica della compassione quanto il vedere uno sventurato che non è stato in niente migliorato, né ha punto appreso dalle lezioni della sventura, maestra somma della vita.




La compassione ha come compagna una particolare impudenza, perché, mentre ad ogni costo vuole aiutare, non si preoccupa né dei mezzi di guarigione, né della specie e causa della malattia, e ciancia disinvoltamente della salute e della reputazione del suo paziente.



Se tutte le elemosine venissero date solo per compassione, i mendicanti sarebbero tutti quanti morti di fame. La più grande dispensatrice di elemosine è la vigliaccheria.



La vera compassione è più di scagliare una moneta per un mendicante. Si tratta di vedere che un edificio che produce mendicanti ha bisogno di ristrutturazione.



La vista continua di persone sofferenti fa diminuire continuamente la compassione. Invece, si diventa tanto più sensibili al dolore degli altri quanto più si è capaci di partecipare alla loro gioia.


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Occorre ricordare che mentre la partecipazione alla gioia intensifica la gioia complessiva del mondo, la partecipazione al dolore non diminuisce veramente la quantità del dolore. Può rendere l’uomo più capace di sopportare il male, ma il male rimane.



Io penso sempre a me, e mi figuro che anche gli altri facciano altrettanto. Questa si chiama compassione.



Meglio essere invidiato che essere oggetto di compassione.



Non si può avere compatimento per gli altri, quando abbiamo troppo da soffrire per noi stessi.



Credo profondamente che la compassione sia la strada non solo per l’evoluzione del pieno potenziale umano, ma anche per la sopravvivenza stessa degli uomini, dal concepimento alla nascita, alla crescita. Per questo dico che gentilezza e compassione sono la mia religione



La compassione è a volte la capacità fatale di sentire com’è vivere dentro la pelle di qualcun altro; è la consapevolezza che non ci può mai essere alcuna pace e gioia per me finché non ci sarà finalmente pace e gioia anche per te.



La compassione non è una relazione tra il guaritore ed il ferito. E’ un rapporto tra eguali. Solo quando conosciamo la nostra stessa oscurità possiamo essere presenti nel buio degli altri. La compassione diventa reale quando riconosciamo la nostra comune umanità.



Ho solo tre cose da insegnare: semplicità, pazienza, compassione. Questi sono i tre tuoi più grandi tesori. Semplice nelle azioni e nei pensieri, tu ritorni alla fonte dell’essere. Paziente sia con gli amici sia con i nemici, tu ti concili con il senso delle cose. Compassionevole verso te stesso, riconcili tutti gli esseri del mondo.



Quest’uomo che t’indigna, o nacque da una razza diversa dalla tua o è un tuo fratello smarrito. In ognuno di tali casi, non merita la tua compassione?



Il progresso del senso morale non sarà compiuto fino a quando non allargheremo la nostra compassione ai popoli di tutte la razze, poi alle persone prive di intelligenza, agli storpi, agli individui che non hanno un ruolo ben definito nella società. E infine ai membri di tutte le specie.”



Davanti a ciò che questa vita ha di più crudele, tutti i pensieri talvolta crollano, privi di sostegno, e non ci resta altro che domandare agli alberi che tremano sotto il vento di apprenderci questa compassione che il mondo ignora.



A sapere come stanno le cose – ad arrivare al nocciolo della questione – ci sarebbe da provare compassione anche per le stelle?”



Non voglio che la mia vita sia definita da ciò che è inciso su una lapide. Io voglio che sia definito da ciò che è inciso nella vita e nel cuore di quelli che ho toccato.



La compassione, insegna Freud, non è qualcosa di innato. La compassione è una “diga psichica” che deve essere costruita pian piano per permettere ad ogni essere umano di opporsi alla crudeltà. È solo grazie alla compassione che ci si può immedesimare negli altri – in coloro che soffrono, che sono fragili, che hanno bisogno del nostro aiuto – per poi agire di conseguenza. Ma se quando siamo piccoli nessuno ci insegna la compassione, come possiamo poi provarla e combattere le pulsioni di crudeltà che pure caratterizzano la natura umana?



L'uomo non troverà la pace interiore finché non imparerà ad estendere la sua compassione a tutti gli esseri viventi.



Quando sei nella sventura e cerchi compassione dal prossimo, gli porgi una parte del tuo cuore. Ti ringrazierà, se ha buon cuore; se ha il cuore duro, ti disprezzerà.



Sei talmente abituato a vivere da vittima che la felicità che ricevi in questo momento ti fa piangere.



Se un uomo mostra una pietosa compassione verso gli animali, ancor più sarà disposto a comportarsi con pietà verso i propri simili.



Una persona altruista e compassionevole è in genere una donna o un uomo più felice, più sereno.



Non bisogna invidiare chi non è degno di essere invidiato né gli sciagurati, ma averne piuttosto compassione.



La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono.



Tutti gli uomini, senza eccezioni, sono degni di compassione, non fosse altro che perché vivono.