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Frasi sull'Autocritica

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Frasi sull'Autocritica di Carlo Maria Franzero, Oscar Wilde, Michel de Montaigne, Antonio Gramsci

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Voglio che ogni mattino sia per me un capodanno. Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi ogni giorno.



Mettere in discussione se stessi è il modo migliore per capire gli altri.




Io so con assoluta certezza di non possedere un talento speciale; la curiosità, l'ossessione e l'ostinataresistenza, unita all'autocritica, mi hanno portato alle mie idee.



Fai il tuo lavoro, e poi fai un passo indietro. L'unicastrada per la serenità.


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Chi s'attrista pensando all'ozio, non può essere ozioso, e desto è colui che crede di dormire.




Tanto più l'uomo è indulgente con se stesso, tanto più diventa infelice.



Penso, compagni, che l'autocritica ci è necessaria come l'aria, come l'acqua.



Non c'è arte senza coscienza di sé, e la coscienza di sé e lo spiritocritico sono tutt'uno.



Ogni vero umorista è un critico di se stesso.



Come ogni donna a volte mi sento sola. Ma è colpa mia perché sono troppo severa con me stessa e non riesco ad attrarreuomini decenti.




Per trattare te stesso, usa la testa; per trattare gli altri, usa il cuore.



Che è mai la modestia? Un sentimentoconvenzionale, l'ipocrisia applicata all'auto-giudizio.



Salire al soglio del giudizio di se stessi significa essere pervenuti a tal punto di resurrezione che si è sorpassato tutto il passato.



Perché un uomo possa esserefelice, è necessario che egli non solo sia capace nel suo lavoro, ma anche un buon giudice del suo lavoro.




Se ci provi abbastanza a lungo e con impegno, puoi sempre riuscire a darti un calcio da solo nel sedere.



Non bisogna temere le critiche degli altri, ma solo quelle che rivolgiamo a noi stessi, poiché sono le uniche realmente sincere e prive di secondi fini.



Il modo più rapido per correggere l'atteggiamento dell'altro è correggere il proprio.



Tu non puoi essere il giudice di te stesso.


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Dobbiamo imparare a darci il permesso di sbagliare, di fallire e di prendere in giro noi stessi ogni giorno.



Mettere in discussione gli eventi di una vita, la veridicità della nostra storia personale, oltre a essere sconvolgente, deve avere anche qualcosa di salutare e di positivo.



Un uomo che contempla i limiti della propria esistenza non è malato, è semplicemente vivo. Semmai è da pazzipensare che un uomo non debba mai andare in crisi.



Dipendiamo da noi stessi, bisogna andare a dar forza al nostro modo di pensare. Non ci dobbiamo fidare di quello che ci dicono, ma di quello che riusciamo a fare.



Bisogna avere rispetto per tutti e avere sempre capacità autocritica: perfino nei momentiimportanti, nei momenti di successo o di vittoria.



Più si invecchia più si diventa critici con se stessi e meno con gli altri.



Sono molto esigente, ma a cominciare da me: la trovo una forma di democrazia.



Finché tu scagli la tua accusa contro il mondo, invece di sottoportici tu stesso, tu sei in linea col mondo.



Un artista deve criticare innanzitutto le proprie convinzioni, altrimenti è un giornalista.



Beati quelli che sanno ridere di se stessi, perché non finiranno mai di divertirsi.



Se ognuno facesse anche solo la metà di quello che pretende dagli altri, vivere sarebbe una gioia.



Ho ricevuto alcune critiche negative, ma non così pessime come quelle che mi rivolgo da solo.



Beato sia colui che ha imparato a ridere di se stesso, perché non finirà mai di divertirsi.



Nella misura in cui aumenta la nostra capacità e volontà all'autocritica s'innalza pure il livello della nostra critica.



Per operare con la creatività bisogna esserecritici nei confronti di noi stessi e di tutto ciò che rappresentiamo.



Chi mostra le pagliuzze altrui espone le proprie travi al ludibrio del suo prossimo.



I cattiviscrittori sono solitamente i più severi censori.



Se un cane, dopo averti guardato in faccia, non ti corre incontro, dovresti andare a casa e farti un esame di coscienza.



Il biasimo che un uomo rivolge a se stesso è sempre una lode indiretta: lo fa per mostrare quanto gliene avanza.



Chi si vince una volta può vincersi sempre.



Uno scrittore è ingiusto con se stesso quando è incapace di essere duro con se stesso.



Il suicidio è la forma più sincera di autocritica.