Frasi di Socrate

Quando gli venne chiesto se un uomo dovesse prendersi moglie, Socrate replicò: Che ne prenda una oppure no, vivrà abbastanza per pentirsene.

Quella che sul piano soggettivo è la felicità, sul piano oggettivo coincide con la realizzazione della propria essenza.

La retorica, dunque, a quanto pare, è artefice di quella persuasione che induce a credere ma che non insegna nulla intorno al giusto e all'ingiusto.

La felicità è sempre soggetta all'invidia: la sola miseria non è invidiata da nessuno.

Il modo per ottenere una buona reputazione sta nell'agire per essere ciò che desideriapparire.

Che strana cosa sono il piacere e il dolore; sembra che ognuno di loro segua sempre il suo contrario e che tutti e due non vogliano mai trovarsi nella stessa persona.

Ma ormai è ora di partire: io verso la morte, voi verso la vita. Chi di noi cammini verso una meta superiore è un mistero per chiunque: non per il mio dio.

L'uomo più ricco è quello che si accontenta di poco, perché la contentezza è la ricchezza data dalla natura.

Non dalle ricchezze ma dalle virtù nasce la bellezza.

In ogni caso sei fregato: se la trovi bella non sarà solo tua, se è brutta paghi per tutti gli altri.

Fate ch'io possa esser bello nel profondo della mia anima.

Io non conosco nulla ad eccezione del fatto che sono ignorante.

Se uno fa una cosa per un fine, non vuole la cosa che fa, bensì la cosa per cui fa quello che fa.

È sapiente solo chi sa di non sapere, non chi s'illude di sapere e ignora così perfino la sua stessa ignoranza.

Esiste un solo bene, la conoscenza, ed un solo male, l'ignoranza.

La pena che i buoni devono scontare per l'indifferenza alla cosa pubblica è quella di essere governati da uominimalvagi.

A colui che è buono non può accadere nulla di male, né da vivo né da morto.

Ad un uomo buono non è possibile che avvenga nessun male, né in vita né in morte.

Mai temerò e fuggirò quelle cose che io non so se siano buone, per altre che, invece, so e riconosco cattive.

Nulla può far danno a un uomo buono, né in vita né dopo la morte.

Niente può nuocere ad un uomo buono, né in vita né dopo la morte.

Gli uominimalvagi vivono per poter mangiare e bere; i buoni mangiano e bevono per vivere.

Noi uomini viviamo come in una specie di prigione, e non possiamo liberarcene da noi medesimi, e tanto meno svignarcela.

Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare.

Non bisogna invidiare chi non è degno di essere invidiato né gli sciagurati, ma averne piuttosto compassione.

La retorica, dunque, a quanto pare, è artefice di quella persuasione che induce a credere ma che non insegna nulla intorno al giusto e all'ingiusto.

È sapiente solo chi sa di non sapere, non chi s'illude di sapere e ignora così perfino la sua stessa ignoranza.

Esiste un solo bene, la conoscenza, ed un solo male, l'ignoranza.

Praticare il bene è un affare. Se l'uomo non lo persegue è solo perché non ha la minima idea di dove si trovi il bene. Pertanto non è malvagio ma ignorante.

Il denaro non fa ricco se non si sa spenderlo.

Ero veramente un uomo troppo onesto per vivere ed essere un politico.

La retorica, dunque, a quanto pare, è artefice di quella persuasione che induce a credere ma che non insegna nulla intorno al giusto e all'ingiusto.

Nessuno, dinanzi alla giustizia o al nemico deve star lì a escogitare i mezzi per sfuggire, a tutti i costi, alla morte.

I felici sono felici per il possesso della giustizia e della temperanza e gli infelici, infelici per il possesso della cattiveria.

Chi è quell'uomo che potrebbe credere che esistono i figli degli dei e non esistono gli dei?

Non la vita, ma la buona vita, deve essere principalmente apprezzata.

Il modo per ottenere una buona reputazione sta nell'agire per essere ciò che desideriapparire.