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Frasi Critica

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Frasi Critica di Oscar Wilde, Samuel Johnson

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Voglio che ogni mattino sia per me un capodanno. Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi ogni giorno.



Mettere in discussione se stessi è il modo migliore per capire gli altri.




Io so con assoluta certezza di non possedere un talento speciale; la curiosità, l'ossessione e l'ostinataresistenza, unita all'autocritica, mi hanno portato alle mie idee.



Fai il tuo lavoro, e poi fai un passo indietro. L'unicastrada per la serenità.


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Chi s'attrista pensando all'ozio, non può essere ozioso, e desto è colui che crede di dormire.




Chi sei tu per giudicare me e la mia vita? So che non sono perfetto e non pretendo di esserlo. Così prima di puntare le tue dita, assicurati che le tue mani siano pulite. Non giudicare, prima giudica te stesso! Mentre parli di me, qualcun altro ti sta giudicando.



Tanto più l'uomo è indulgente con se stesso, tanto più diventa infelice.



Molti sognano il successo. Secondo me il successo lo si ottiene solo tramite ripetuti insuccessi e introspezioni. Infatti il successo rappresenta l'uno per cento del tuo lavoro, che risulta da un novantanove per cento chiamato fallimento.



Penso, compagni, che l'autocritica ci è necessaria come l'aria, come l'acqua.



Se il fatto che "non funziona" non lo prendete come un commento riguardo alla vostra personale stupidità, ottusità e incapacità, ma come un commento riguardo alle possibilità di apprendimento e di esplorazione che vi si aprono davanti, allora (…) non sarà più un occasione di autocritica, ma un’occasionereale, positiva... di espansione.




Ogni vero umorista è un critico di se stesso.



Cos'è il successo? Io penso sia un miscuglio che consiste nel capire il senso delle cose che stai facendo; sapere che non è abbastanza, che devi lavorare sodo ed avere un certo senso degli obiettivi.



Il suicidio è la forma più sincera di autocritica.



Grandipretese su se stessi e scarse pretese sugli altri tengono a freno il risentimento.




Come ogni donna a volte mi sento sola. Ma è colpa mia perché sono troppo severa con me stessa e non riesco ad attrarreuomini decenti.



Che è mai la modestia? Un sentimentoconvenzionale, l'ipocrisia applicata all'auto-giudizio.



Salire al soglio del giudizio di se stessi significa essere pervenuti a tal punto di resurrezione che si è sorpassato tutto il passato.



Perché un uomo possa esserefelice, è necessario che egli non solo sia capace nel suo lavoro, ma anche un buon giudice del suo lavoro.


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Se ci provi abbastanza a lungo e con impegno, puoi sempre riuscire a darti un calcio da solo nel sedere.



Incominciamo ad aver cura di noi stessi quando cominceremo a guardarci per ciò che veramente siamo. Cercando di correggereerrori e difetti, soprattutto quelli gravi. Avremo cura di noi stessi quando ogni tanto e dico ogni tanto cominceremo a puntare il dito anche contro noi stessi e non solo verso gli altri. Perché è facilegiudicare ma meno facile auto-giudicarci. Avremo cura veramente di noi stessi quando, avendo fatto tutto questo, avremo raggiunto un livello di maturità, non dico perfetto ma decente. Senza peccare in sciocche e squallide scuse per non valutare e criticare mai noi stessi. Solo i bambini pretendono di avere sempre ragione.



Non bisogna temere le critiche degli altri, ma solo quelle che rivolgiamo a noi stessi, poiché sono le uniche realmente sincere e prive di secondi fini.



Il modo più rapido per correggere l'atteggiamento dell'altro è correggere il proprio.



L'unica cosa importante che ho imparato nel corso degli anni è la differenza tra prendere sul serio il proprio lavoro e prendersi sul serio se stessi. Il primo è imperativo e il secondo è disastroso.



Tu non puoi essere il giudice di te stesso.



Dobbiamo imparare a darci il permesso di sbagliare, di fallire e di prendere in giro noi stessi ogni giorno.



Mettere in discussione gli eventi di una vita, la veridicità della nostra storia personale, oltre a essere sconvolgente, deve avere anche qualcosa di salutare e di positivo.



Un uomo che contempla i limiti della propria esistenza non è malato, è semplicemente vivo. Semmai è da pazzipensare che un uomo non debba mai andare in crisi.



Dipendiamo da noi stessi, bisogna andare a dar forza al nostro modo di pensare. Non ci dobbiamo fidare di quello che ci dicono, ma di quello che riusciamo a fare.



Bisogna avere rispetto per tutti e avere sempre capacità autocritica: perfino nei momentiimportanti, nei momenti di successo o di vittoria.



Più si invecchia più si diventa critici con se stessi e meno con gli altri.



Le donne devono avere più voglia di piacersi, e devono smetterla di essere troppo esigenti con se stesse, vedendosi difetti che in realtà non hanno o che possono essere facilmente camuffate con dei piccoli trucchi.



Non colpevolizzare mai ciò che sei, invece accusa quel tuo modo di pensare.



Finché tu scagli la tua accusa contro il mondo, invece di sottoportici tu stesso, tu sei in linea col mondo.



L'autostima deve essere proporzionata all'autocritica. La prima cresce solo se la seconda è vera.



Beati quelli che sanno ridere di se stessi, perché non finiranno mai di divertirsi.



Ho ricevuto alcune critiche negative, ma non così pessime come quelle che mi rivolgo da solo.



Beato sia colui che ha imparato a ridere di se stesso, perché non finirà mai di divertirsi.



Nella misura in cui aumenta la nostra capacità e volontà all'autocritica s'innalza pure il livello della nostra critica.



Per operare con la creatività bisogna esserecritici nei confronti di noi stessi e di tutto ciò che rappresentiamo.



Chi mostra le pagliuzze altrui espone le proprie travi al ludibrio del suo prossimo.