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Frasi sulla Consapevolezza

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La consapevolezza è beatitudine, l’inconsapevolezza è infelicità.



Il problema autentico è risvegliare nell’individuo quel tanto di consapevolezza capace di generare in lui il desiderio di divenire libero, intelligente, autorealizzato e pienamente consapevole.




Quando dico che la consapevolezza non può essere raggiunta dalla mente, voglio dire che non puoi raggiungerla pensandoci su. Puoi continuare a pensarci all’infinito, ma ti muoverai in un circolo. La devi praticare, la devi “fare”.


La consapevolezza è una qualità molto importante della vita, che ci aiuta a riconoscere i nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre azioni. Ci aiuta anche a riconoscere i nostri limiti e ad accettarli, imparando ad andare oltre quelli che possono sembrare dei limiti insormontabili. La consapevolezza ci può insegnare a prendere decisioni più sagge e di conseguenza vivere una vita più soddisfacente. Quando siamo consapevoli di noi stessi, possiamo esprimere meglio la nostra individualità e rispettare la personalità degli altri.
In conclusione, è facile comprendere quanto sia importante acquisire un livello adeguato di consapevolezza per affrontare al meglio le avversità della vita quotidiana.



Esiste uno stato di consapevolezza che precede il pensiero. Cercalo.


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Per trovare la pace interiore pratica il non attaccamento: sii consapevole che niente e nessuno ti appartiene veramente.




Tutto è reale e tutto è illusorio: questa è consapevolezza!



Vuoi che ti dica in che cosa consiste la conoscenza? Consiste nell’essere consapevoli sia di sapere una cosa che di non saperla. Questa è la conoscenza.



Puoi evolvere in consapevolezza solo se continui a lavorare sulla tua anima testimoniante; se diventi sempre più un testimone distaccato e presente di tutto ciò che fai, di tutto ciò che pensi, di tutto ciò che senti.



La consapevolezza è solo l’altra faccia del sogno.



Nella consapevolezza non c’è divenire, non c’è nulla da guadagnare. C’è un’osservazione silenziosa senza scelta, senza condanna, da cui scaturisce la comprensione.




La consapevolezza della morte ci incoraggia a vivere.



L’unica cosa che ci sostiene attraverso la vita è la consapevolezza dell’immensa inferiorità di tutti gli altri, e io ho coltivato sempre questo sentimento.



Sono consapevole dei miei limiti, ma sono anche sicuro di non essere circondato da giganti.



L’invidia è quel sentimento che nasce nell’istante in cui ci si assume la consapevolezza di essere dei falliti.




L’uomo è il più disgraziato degli animali: insieme alla imbecillitas corporis, comune a tutti i viventi, possiede anche la inquietudo animi, ovvero la consapevolezza di dover muorire.



Sii consapevole delle stelle e dell’infinità in alto. Dopotutto la vita sembra quasi incantata.



Non hai mostrato alcuna consapevolezza o apprezzamento della tua unicità. Eppure, tu sei la cosa più rara al mondo.



Essere consapevoli di ciò che si prova dentro di sé, senza sentirsi sbagliati, è il passo fondamentale per essere padroni di se stessi.


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Se sei consapevole della morte, essa non arriverà come una sorpresa, non ne sarai preoccupato. Percepirai che la morte è esattamente come cambiarsi d’abito e, di conseguenza, in quel momento riuscirai a mantenere la tranquillità mentale.



Esiste una stanchezza dell’intelligenza astratta ed è la più terribile delle stanchezze. Non è pesante come la stanchezza del corpo, e non è inquieta come la stanchezza dell’emozione. È un peso della consapevolezza del mondo, una impossibilità di respirare con l’anima.



Un pidocchio cosciente dovrebbe affrontare esattamente le stesse difficoltà, gli stessi insolubili problemi che ha l’uomo.



Essere troppo consapevoli di sé è una malattia – una vera e propria malattia profonda.



La disperazione è il prezzo che si paga per l’auto-consapevolezza. Guardate profondamente nella vita, e troverete sempre la disperazione.



Disprezzo la mia stessa ipersensibilità, che esige tanta rassicurazione, ma nello stesso tempo mi rende così consapevole della sensibilità altrui.



La paranoia non è altro che una forma di consapevolezza.



Non c’è felicità se non con consapevolezza. Ma la consapevolezza della felicità è infelice, perché sapersi felice è sapere che si sta attraversando la felicità e che si dovrà subito lasciarla. Sapere è uccidere, nella felicità come in tutto.



L’uomo, per il semplice fatto di essere uomo, di aver coscienza di sé, è, in confronto all’asino o al granchio, un animale malato. La coscienza è malattia.



Il genio non è tanto la luce, quanto la costante consapevolezza dell’oscurità circostante.



La saggezza tende a crescere in proporzione alla consapevolezza della propria ignoranza.



Un impiegatuccio in un ufficio postale è pari a un conquistatore se la consapevolezza è comune ad entrambi.



L’amore ti rende consapevole del tuo volto originale.



I poveri sono consapevoli delle privazioni che li colpiscono, mentre i ricchi non si rendono conto dei privilegi di cui godono: ecco in sintesi la logica della divisione in classi della società.



Quando in mezzo a loro serpeggiava il malcontento, lo scontento non aveva sbocchi perché, privi com’erano di una visione generale dei fatti, lo convogliavano su rivendicazioni assolutamente secondarie. Non riuscivano mai ad avere consapevolezza dei problemi più grandi.



La storia del mondo non è altro che il progresso della consapevolezza della libertà.



La consapevolezza non inizia con la cognizione o con la raccolta di dati o fatti, ma con i dilemmi.



La paura è la consapevolezza della nostra impotenza.



Abbiamo bisogno di più consapevolezza della natura umana, perché l’unico pericolo reale che esiste è l’uomo in se stesso.



La gioia autentica nasce dalla sana consapevolezza di aver fatto tutto ciò che era nelle nostre facoltà.



Se vivi nella consapevolezza, è facile vedere miracoli ovunque. Ogni essere umano è una molteplicità di miracoli.



La consapevolezza è possibile solo attraverso il cambiamento; il cambiamento è possibile solo attraverso il movimento.