Frasi di Marco Aurelio

È ridicolo non cercare di evitare la propria malvagità – cosa che è possibile –, mentre si cerca poi di evitare quella degli altri – cosa che è impossibile.

Ciò che non rende l'uomo peggiore di quanto sia, non peggiora neppure la sua vita, né gli reca danno esteriore o interiore.

Spesso abbiamo più rispetto dei nostri vicini - di quello che i nostri vicini possono pensare di noi - che di noi stessi.

Chi ama la gloria considera quale proprio bene l'attività altrui; chi ama il piacere, le proprie passioni; chi ha senno, le proprie azioni.

Ho per mia patria Roma, ma come uomo ho il mondo.

Sono contento quando una piccola cosa progredisce.

Quanto più angosciose sono le conseguenze della rabbia che non le cause della stessa.

Ciò che non giova all'alveare, non giova neppure all'ape.

Tu puoi, ogni volta che lo desideri, ritirarti in te stesso. Nessun ritiro è più tranquillo né meno disturbato per l'uomo che quello che trova nella sua anima.

Compi ogni azione come se fosse l'ultima della vita.

Niente ha il potere di allargare tanto la mente quanto l'investigazione sistematica dei fatti osservabili.

Il parere di 10.000 uomini non ha alcun valore se nessuno di loro sa niente sull'argomento.

Non discutere più di come debba essere l'uomo per bene, ma siilo.

Chi ama la gloria considera quale proprio bene l'attività altrui; chi ama il piacere, le proprie passioni; chi ha senno, le proprie azioni.

Devi sempre agire, parlare e pensare come se quell'istante fosse l'ultimo della tua vita.

Bisogna eliminare non solo le azioni ma anche i pensieri non necessari, perché così non terranno loro dietro, come inevitabile conseguenza, neppure azioni inutili.

Guardati dal provare mai nei riguardi dei misantropi quello che essi provano nei confronti degli altri uomini.

Non discutere più di come debba essere l'uomo per bene, ma siilo.

Non lo fare se non conviene. Non lo dire se non è verità.

Se non è corretto non farlo; se non è vero non dirlo.

Gli uomini sono fatti l'uno per l'altro; istruiscili, dunque, o sopportali.

Niente accade mai che non si sia per natura capaci di sopportarlo.

Ben difficilmente si vede un uomo infelice per non essere riuscito a scorgere ciò che avviene nell'anima altrui; ma colui che non avverte i moti della propria anima, è inevitabile che sia infelice.