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Frasi di Immanuel Kant

Frases de Immanuel Kant

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  • Ho dovuto sopprimere il sapere per far posto alla fede.


  • Tutti gli oggetti dei sensi, cadono nel tempo e stanno necessariamente fra di loro in rapporti di tempo.


  • Che cosa siano gli oggetti presi in se stessi, a prescindere dalla intera recettività della nostra sensibilità, ci è del tutto ignoto.


  • La ragione è un'isola piccolissima nell'oceano dell'irrazionale.


  • La vita è la facoltà di svolgere un'attivitàspontanea, la coscienza che abbiamo dei poteri.


  • Spazio e tempo ineriscono in modo assolutamente necessario alla nostra sensibilità, qualunque sia il genere delle nostre sensazioni.


  • Si misura l'intelligenza di un individuo dalla qualità d'incertezze che è capace di sopportare.


  • Ciò che noi, preparati dalla cultura, chiamiamo sublime, senza lo sviluppo delle ideemorali è per l'uomo rozzo semplicemente terribile.


  • Pazienta per un poco: i calunniatori non vivono a lungo. La verità è figlia del tempo: presto la vedrai apparire per vendicare i tuoi torti.


  • L'imperativo categorico è quindi uno solo, e si formula così: agisci soltanto in base a quella massima per la quale tu, insieme, puoi volere che diventi una legge universale.


  • Necessità e rigorosa universalità sono i segni sicuri della conoscenza a priori.


  • Un uomo può essere coltissimo fisicamente; può avere ornatissimo lo spirito, ma esser privo di culturamorale, ed essere un cattivo uomo.


  • La felicità non è un ideale della ragione, ma dell'immaginazione.


  • Fai ciò che è giusto, sebbene il mondo possa perire.


  • Non cercare il favore della moltitudine: raramente esso si ottiene con mezzi leciti e onesti. Cerca piuttosto l'approvazione dei pochi; ma non contare le voci, soppesale.


  • L'unica e grande utilità degli esempi è che essi affinano il giudizio.


  • È tanto comodoessereminorenni! Se ho un libro che pensa per me, un direttore spirituale che ha coscienza per me, un medico che decide per me sulla dieta che mi conviene, ecc., io non ho più bisogno di darmi pensiero per me. Purché io sia in grado di pagare, non ho bisogno dì pensare: altri si assumeranno per me questa noiosa occupazione. A far sì che la stragrande maggioranza degli uomini (e con essi tutto il bel sesso) ritenga il passaggio allo stato di maggiorità, oltreché difficile, anche molto pericoloso, provvedono già quei tutori che si sono assunti con tanta benevolenza l'alta sorveglianza sopra costoro. Dopo averli in un primo tempo instupiditi come fossero animali domestici e aver accuratamente impedito che queste pacifiche creature osassero muovere un passo fuori dei girello da bambini in cui le hanno imprigionate, in un secondo tempo mostrano a esse il pericolo che le minaccia qualora tentassero di camminare da sole. Ora, questo pericolo non è poi così grande come loro si fa credere, poiché a prezzo di qualche caduta essi alla fine imparerebbero a camminare: ma un esempio di questo genere rende comunque paurosi e di solito distoglie la gente da ogni ulteriore tentativo.


  • L'uomo non può esserepartecipe della felicità o dell'infelicità altrui fin tanto che non si sente egli stesso soddisfatto.


  • È solo attraverso la critica che è possibile troncare alla radice stessa il materialismo, il fatalismo, l'ateismo, l'incredulità dei liberipensatori, il fanatismo e la superstizione, che possono costituire un danno per tutti.


  • La critica è la disposizione preliminare e necessaria alla promozione di una approfondita metafisica come scienza.