Frasi di Democrito

L’amicizia di una sola persona intelligente vale più di quella di tutti gli altri messi insieme.

A chi è saggio si apre tutta la terra, poiché la patria di una anima nobile è tutto il mondo intero.

Criticare i propri errori è meglio che criticare quelli degli altri.

Chi vuole dispensare consigli saggi a chi crede di essere già saggio, compie una fatica vana.

Se subisci un'ingiustizia, consolati: la vera infelicità consiste nel commetterla.

La felicità non risiede nei possedimenti e neppure nell’oro. La felicità dimora nell’anima.

La saggezza del padre è il più grande ammaestramento per i figli.

Il coito è un lieve attacco di apoplessia.

La saggezza del padre è il più grande esempio per i figli.

Tutto ciò che esiste nell’universo è frutto del caso e della necessità.

In verità nulla sappiamo, ché la verità è nell’abisso.

Bisogna tendere non ai discorsi sulla virtù, bensì alle opere e alle azioni virtuose.

La speranza in un guadagnodisonesto è l'inizio della rovina.

Se subisci un'ingiustizia, consolati: la vera infelicità consiste nel commetterla.

Gli stolti desiderano essere longevi e non godono della longevità.

Al saggio tutta la Terra é aperta, perché patria di un'anima bella é il mondo intero.

Molta riflessione e non molta conoscenza, ecco ciò a cui occorre tendere.

Degli sciocchi è maestro non il discorso, ma la sventura.

L'orgoglio della gioventù sta nella forza e nella bellezza, l'orgoglio della tarda età sta nella discrezione.

In realtà non conosciamo nulla, perché la verità sta nel profondo.

Qualunque cosa un poeta scriva con entusiasmo e ispirazione divina è bello.

Se potessimo suddividere un pezzo di ferro in due parti, poi in due parti ancora e così via fino a ottenere porzioni impalpabili di materia, ci accorgeremmo a un dato punto di non poter procedere oltre. Arriveremmo fatalmente a un limite, rappresentato dall'unità-ferro che non si potrà mai suddividere ancora, perché ogni tipo di sostanza è necessariamente costituita dalla somma delle sue unità elementari.

Se potessimo suddividere un pezzo di ferro in due parti, poi in due parti ancora e così via fino a ottenere porzioni impalpabili di materia, ci accorgeremmo a un dato punto di non poter procedere oltre. Arriveremmo fatalmente a un limite, rappresentato dall'unità-ferro che non si potrà mai suddividere ancora, perché ogni tipo di sostanza è necessariamente costituita dalla somma delle sue unità elementari.