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Frasi di Ambrose Bierce

Frases de Ambrose Bierce

È stato uno scrittore, giornalista, aforista e militare statunitense, tra i più noti della San Francisco, a cavallo tra il 1850 e i primi anni del XX secolo.

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  • Cristiano: Seguace degli insegnamenti di Cristo finché questi non contraddicano i peccati cui indulge più volentieri.


  • Riconsiderare: Cercare una giustificazione per una decisione già presa.


  • Audacia: Una delle più notevoli qualità dell’uomo quando è in una posizione inattaccabile.


  • Diluvio universale: Primo notevole tentativo di battesimo; risciacquò i peccati e i peccatori del mondo.


  • Allegoria (s.f.). Metafora in tre volumi e una tigre.


  • Follia: Quel dono e facoltà divina la cui creativa e sovrana energia ispira la mente dell’uomo, guida le sue azioni e adorna la sua vita.


  • Gratitudine (s.f.). Un sentimento che sta a metà strada fra il beneficio ricevuto e quello previsto o atteso.


  • Moglie (s.f.). Una donna con uno splendido avvenire dietro le spalle.


  • Manchevolezza. Termine che serve a designare le colpe che io posso aver commesso a differenza delle tue che sono senz’altro atti criminali.


  • La soddisfazione è quella sensazione piacevole suscitata dalla contemplazione delle miserie altrui.


  • Compromesso: La composizione di un conflitto di interessi che dà a entrambi i contendenti la soddisfazione di pensare di aver ottenuto qualcosa di insperato, e di perdere soltanto entro i limiti del dovuto.


  • Astinente (agg.). Dicesi di persona debole che non sa resistere alla tentazione di negarsi un piacere.


  • Piacere. Emozione generata da un vantaggio personale o da uno svantaggio altrui.


  • Debosciato: Termine usato per denigrare chi abbia perseguito il piacere con tanta assiduità che gli è capitata la sfortuna di raggiungerlo veramente.


  • Elogio (s.m.). Apprezzamento riservato a chi gode i vantaggi di essere ricco e potente, o il privilegio di essere morto.


  • Realtà (s.f.). Il sogno di un filosofo impazzito.


  • Istruzione: Quella dote che spiega al saggio e nasconde allo stolto i motivi della loro incapacità di capire.


  • Oppiaceo: una porta aperta nella prigione dell’Identità. Porta al cortile della prigione.


  • Guerra. Un sottoprodotto della pace.


  • Destino: Misteriosa entità che dovrebbe controllare tutte le sorti umane e che viene invocata soprattutto da chi sbaglia per scusare il proprio insuccesso e dai tiranni per giustificare i propri crimini.


  • Avversario (s.m.). Un mascalzone che si permette di avere le nostre stesse aspirazioni.


  • Bellezza (s.f.). Il mezzo con cui una donna conquista l’amante e terrorizza il marito.


  • Quando gli sciocchi chiedono un consiglio è soltanto perché sperano di sentirsi approvare la decisione che essi hanno già preso.


  • Consultare (v. tr.). Consiste nel richiedere l’approvazione altrui in merito a una decisione già adottata.


  • Il consiglio consiste nel richiedere l’approvazione in merito ad una decisione già adottata.


  • Ricchezza. I risparmi di molti nelle mani di uno solo.


  • Congratularsi vuol dire esprimere con garbo la propria invidia.


  • Adolescente (s.m.). Dicesi di chi sta lentamente guarendo dall’infanzia.


  • Avaro. Smodatamente desideroso di conservare ciò che altre brave persone vorrebbero tanto ottenere.


  • Bigotto: chi rimane fedele con ostinazione a un’opinione che non condividete.


  • Dandy (s.m.). Dicesi di chi professa un’opinione singolare dei propri meriti, accentuando la propria eccentricità con gli abiti.


  • Pregare: Pretendere che le leggi dell’universo vengano annullate a favore di un singolo postulante, il quale se ne confessa del tutto indegno.


  • Umiliazione (s.f.). Il comportamento più normale e opportuno di fronte a persona ricca e/o potente.


  • Magia: arte di trasformare la superstizione in denaro.


  • Aiutare (v. tr.). Aumentare il numero degli ingrati.


  • Invidia: emulazione adattata alla capacità più misera.


  • Bruttezza: Dono che gli dei fanno a certe donne, e che rende possibile la virtù senza l’esercizio dell’umiltà.


  • Dilettante: Pubblica calamità che scambia il gusto con il talento e confonde la sua ambizione con le sue capacità effettive.


  • Rimpianto: Ciò che sedimenta nella coppa della vita.


  • Lode (s.f.) Omaggio da noi reso a opere che somigliano alle nostre, ma ma naturalmente non le eguagliano.