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Frasi sull’ira

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Non c’è passione che sconvolga tanto l’equità dei giudizi quanto la collera.



Io so che l’odio come l’ira hanno la loro funzione nello sviluppo della società, perché l’odio dà la forza e l’ira sprona al mutamento.






Non ho mai conosciuto uno che non valesse un fico secco e che non fosse irascibile.


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Io non mi arrabbio, va bene? Io tendo ad interiorizzare. Non so esprimere l’ira, è uno dei problemi che ho. Io mi allevo un tumore invece.




Ira è il quarto vizîo che nasce all’animo della mala volontà; e questo fa l’animo disordinato e vizîoso d’una súbita tempesta e furore di nuocere altrui.



Un’ira smisurata sfocia nella follia; perciò evita l’ira, per conservare non solo il dominio di te, ma la tua stessa salute.



La collera del giovane è come un fuoco di paglia; ma l’ira del vecchio è come acciaio rovente.



Da tre cose l’uomo superiore deve guardarsi: quando è giovane e la sua vitalità è in fermento deve guardarsi dalla lussuria; quando è adulto e la sua vitalità è robusta deve guardarsi dall'irascibilità; quando è anziano e la sua vitalità è indebolita, deve guardarsi dalla cupidigia.



Fitti nel limo dicon: [gli iracondi] “Tristi fummo ne l’aere dolce che dal sol s’allegra, portando dentro accidïoso fummo: or ci attristiam ne la belletta negra”. Quest’inno si gorgoglian ne la strozza, ché dir nol posson con parola integra”.




Non è l’essere arrabbiati che conta, è l’essere arrabbiati per le cose giuste. Le dissi: guardalo dalla prospettiva darwiniana. La rabbia serve a renderti efficiente. Questa è la sua funzione per la sopravvivenza. Ecco perché ti è stata data. Se ti rende inefficiente, mollala come una patata bollente.



In tutti noi […] c’è una rabbia inespressa che, se non è sublimata dal lavoro o dall’amore, troverà una moltitudine di sfoghi. Ciò che mi interessa è l’incontrollabile, le emozioni che improvvisamente prendono possesso di un uomo ignaro di averle.



L’ira è irragionevole nelle sue cause e dannosissima ne’ suoi effetti, pel furore a cui si abbandona, per gli eccessi a’ quali trascorre, per l’avversione altrui, pel rimorso, pel pentimento. Essa non può esser temperata che dalla pazienza o tolleranza, dal freno dell’orgoglio e del proprio temperamento.



Esistono due tipi di rabbia. Quella innescata dalla mente. A volte mi sono arrabbiato con i miei giocatori per il loro atteggiamento sbagliato. In tali situazione può esser buono per l’atmosfera generale parlare chiaro e duro. L’altra forma di rabbia viene dal cuore, dai sentimenti. Per questa rabbia non si può fare niente: non posso controllarla.




Ferve nel quarto cerchio opaco smalto, che qual sull’Etna ardente e bolle e fuma, sol che più ratto e liquido dall’alto volvesi, e non s’impietra o si consuma: ivi sta l’Ira; di bollente asfalto tinge i suoi ceppi e di viperea spuma, e mentre cieca si dimena e scoppia, ne’ suoi lacci s’intrica, e gli raddoppia.



Tra l’ira funesta del Pelide Achille e l’ira di Dio dopo il peccato di Adamo, sembra che l’Occidente, che ha nella cultura greca e in quella giudaico-cristiana le sue matrici, rinvenga nell’ira, o come più frequentemente si dice nella “rabbia”, uno dei suoi segni distintivi.