Frasi sugli avari
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Frasi sugli avari di Stendhal, Stanislaw Jerzy Lec
Chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l’orologio per risparmiare il tempo.
I magistrati hanno la nomea di essere tirchi. Ed è vero. Io però vengo rimproverato per il contrario, eccesso di prodigalità .
Nel mio paese c’è un detto che ho sentito cento volte ripetere: La botte va risparmiata quando è piena. Ecco: il calcio va salvato prima che cada nel precipizio.
Il drago, la bestia, l’essere infame è prima di tutto l’avidità , la sete di denaro e di potere.
L’avarizia impedirà a un uomo di finire in miseria, ma in genere lo rende troppo pauroso per consentirgli di diventare ricco.
Dall’uomo parsimonioso sarà ben distinto lo spilorcio: poiché invano ti guarderai da un vizio, se scivolerai in un altro.
L’avaro non vede che il possesso, non vive che per possedere, il possesso è per lui il fine supremo. Il possesso, da schiavo, è divenuto padrone e selvaggiamente trionfa.
Dicono che Totò fosse principe. Una sera che eravamo a cena insieme diede una mancia di ventimila lire a un cameriere. Di solito i principi non danno simili mance, sono molto taccagni. Se Totò era principe, era dunque un principe molto strano.
Non c’è fuoco che eguagli la passione, o squalo l’odio, né trappola la follia, o torrente l’avidità .
Dovremmo aver paura del capitalismo, non dei robot: l’avidità degli uomini porterà all’apocalisse economica.
Io per me, sapendo che la chiarezza è il primo debito dello scrittore, non ho mai lodata l’avarizia de’ segni, e vedo che spesse volte una sola virgola ben messa, dà luce a tutt’un periodo.
La gratitudine guarda al passato e l’amore al presente; paura, avarizia, lussuria e ambizione guardano al futuro.