Frasi di Søren Kierkegaard
-
-
-
La porta della felicità si apre verso l’interno: per aprirla bisogna umilmente fare un passo indietro.
-
-
Chi striscia sulla terra non è esposto a cadere tanto facilmente come chi sale sulle cime delle montagne.
-
-
-
Le persone chiedono la libertà di parola come compensazione per la libertà di pensiero che raramente usano.
-
Mi viene in mente la mia giovinezza e il mio primo amore, quando ero pieno di nostalgia e ora ho soltanto nostalgia della mia prima nostalgia. Cos’è la giovinezza? Un sogno. Cos’è l’amore? Il contenuto del sogno.
-
-
Nessuno è entrato in questo mondo senza piangere; nessuno ci domanda quando vogliamo entrare, nessuno quando vogliamo andarcene.
-
È innegabile che nel mondo esiste tanta gente meschina che vuole trionfare su tutto quello che si eleva di un solo palmo dalla mediocrità.
-
-
-
-
La persona orgogliosa vuole sempre fare la cosa giusta, la cosa grandiosa. Ma poiché vuole farlo con le proprie forze, non sta combattendo contro l’uomo, ma contro Dio.
-
Ci sono due possibili situazioni: si può fare questo o quello. La mia onesta opinione e il mio consiglio amichevole è questo: che tu lo faccia o no, te ne pentirai in entrambi i casi.
-
La mia malinconia è l’amante più fedele che io abbia conosciuto. Di che meravigliarsi, quindi, se io ne ricambio l’amore.
-
-
La persona orgogliosa vuole sempre fare la cosa giusta, la cosa bella. Ma poiché vuole farlo con le proprie forze, egli non è in lotta con l’uomo, ma con Dio.
-
Per ogni cosa umana vale il principio: più la si pensa e più si riesce e comprenderla. Ma per le cose divine, più le si pensa e meno si riesce a comprenderle.
-
Se si domanda a un malinconico quale ragione egli abbia per esser così, cosa gli pesa, risponderà che non lo sa, che non lo può spiegare. In questo consiste lo sconfinato orizzonte della malinconia.
-
Per questo io preferisco di gran lunga l’autunno alla primavera, perché in autunno si guarda il cielo e in primavera la terra.
-
-
-
-
-
-
-
Se io preferisco tanto l’autunno alla primavera, è perché in autunno si guarda il cielo — in primavera la terra.
-
In autunno tutto ci ricorda il crepuscolo, – e tuttavia, mi sembra la stagione più bella: volesse il cielo allora, quando io vivrò il mio crepuscolo, che ci debba essere qualcuno che allora mi ami come io ho amato l’autunno.
-
La moda è donna, perché la moda è l’incostanza del non-senso, la quale conosce soltanto una conseguenza, quella di diventare sempre più folle.
-
L’amore infelice è la sofferenza più pesante, ma a sua volta l’amore infelice più pesante, il più tormentante, è quando l’oggetto dell’amore è tale che per sua natura non può essere amato, mentre per l’amante esso è l’unico oggetto ch’egli desidera con tutto il cuore.
-
L’attesa è una freccia che vola e che resta conficcata nel bersaglio. La realizzazione dell’attesa è una freccia che oltrepassa il bersaglio.
-
L'ironia sta zitta in agguato, e spia con occhio mai assonnato, e partecipa indefessa ad ogni scaramuccia.
-
-
L'ironia è uno sviluppo anormale che, come quello del fegato delle oche di Strasburgo, finisce per uccidere l'individuo.
-
Dalla mia più tenera età, una freccia di dolore si è piantata nel mio cuore. Finché vi rimane, sono ironico - se la si strappa, muoio.
-
La certezza, l’abitudine, la prevedibilità uccidono non solo la passione (per mancanza di ostacoli) ma anche il godimento, che è parente della sorpresa.
-