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Frasi di Paul Valery

Frases de Paul Valery

È stato uno scrittore, poeta e filosofo francese.

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  • Quello che viene creduto da tutti, per sempre, dovunque, ha molte probabilità di esserefalso.


  • La credulità consiste nel vedere soltanto una cosa là dove ce ne sono tre o mille. Semplificazione.


  • Voglio che un essere totalmente indipendente da me, faccia in piena coscienza e a partire soltanto da sé, proprio quel che desidero che egli faccia. Tale è l'ideale di Dio.


  • Un uomo è intelligente quando manifesta una certe indipendenza dalla comuni aspettative.


  • Mentre l'uomoingenuo si sforza di purgarsi dalle contraddizioni, la Chiesa le ha collezionate.


  • L'uomo abile è quell'uomo che sbaglia in accordo con le leggi.


  • L'ingegno può coesistere con le superstizioni più grossolane.


  • La vanità non è altro che l'esser sensibili alla eventuale opinione degli altri su di noi. L'orgoglio nell'essere insensibili ad essa.


  • Un uomo tirava a sorte tutte le decisioni. Non gli capitò maggior male che a quelli che riflettono.


  • L'amicizia, l'amore è poter esseredeboli insieme.


  • Dio ha creato tutto dal nulla, ma il nulla traspare.


  • Bisogna chiamare scienza solo l'insieme delle ricette che riescono sempre, tutto il resto è letteratura.


  • Ci sono quattro contrassegni indipendenti della falsità di una religione. I miracoli, i misteri, le minacce, le promesse. Ne basta uno solo.


  • Una donnaintelligente è una donna con la quale uno può esserestupido quanto vuole.


  • La vanità non è altro che l'esser sensibili alla eventuale opinione degli altri su di noi. L'orgoglio nell'essere insensibili ad essa.


  • Senza saperlo, l'uomo scommette quasi tutto il tempo della sua vita che nei dieci minuti o dieci secondi successivi non sarà fulminato.


  • Gli uomini si distinguono da ciò che mostrano e si assomigliano in ciò che nascondono.


  • Mentre l'uomoingenuo si sforza di purgarsi dalle contraddizioni, la Chiesa le ha collezionate.


  • Mentre l'uomoingenuo si sforza di purgarsi dalle contraddizioni, la Chiesa le ha collezionate.


  • La massima ignoranza è quella di non sapere quali domande non ci si deve porre. È confondere i falsi coi veri problemi.


  • Se pensi come la maggioranza, il tuo pensiero diventa superfluo.


  • Pensare − è adattarsi.


  • Se poi l' 'io' è detestabile, amare il prossimo come se stessi diventa un'atroce ironia.


  • La coscienza regna, ma non governa.


  • Le obiezioni nascono spesso da questa semplice causa, che quelli che le fanno non hanno essi stessi trovato l'idea che attaccano.


  • Le obiezioni nascono spesso semplicemente dal fatto che chi le fa non è stato lui a trovare l'idea che attacca.