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Frasi di Marcel Proust

Frases de Marcel Proust

È stato uno scrittore, saggista e critico letterario francese.

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  • ll vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.


  • Se sognare un po’ è pericoloso, il rimedio non è sognare di meno, ma sognare di più, sognare tutto il tempo.


  • Si ama solamente ciò in cui si persegue qualcosa d’inaccessibile, quel che non si possiede.


  • Con le donne che non ci amano, come con i “dispersi”, sapere che non si ha più nulla da sperare non impedisce di continuare ad attendere.


  • Molto spesso, per riuscire a scoprire che siamo innamorati, forse anche per diventarlo, bisogna che arrivi il giorno della separazione.


  • È davvero raro che ci si lasci in buon accordo, perché se si fosse in buon accordo, non ci si lascerebbe.


  • È una sventura non essere amati; ma è un affronto non esserlo più.


  • L’amicizia è una simulazione.


  • Dobbiamo essere grati alle persone che ci rendono felici, sono gli affascinanti giardinieri che fanno fiorire la nostra anima.


  • Lasciamo le donne più belle agli uomini senza immaginazione.


  • È raro che una felicità si posi proprio sul desiderio che l’aveva invocata.


  • Lavoriamo continuamente per dare forma alla nostra vita, ma copiando nostro malgrado, come un disegno, i lineamenti della persona che siamo e non di quella che ci piacerebbe essere.


  • Ho orrore dei tramonti di sole, è romantico, fa tanto melodramma.


  • La saggezza non si riceve, bisogna scoprirla da sé dopo un percorso che nessuno può fare per noi, né può risparmiarci, perché è un modo di vedere le cose.


  • Abbiamo ricevuto dalla nostra famiglia le idee di cui viviamo così come la malattia di cui morremo.


  • Riceviamo dalla nostra famiglia così le idee di cui viviamo come la malattia di cui moriremo.


  • Il solo vero viaggio, il solo bagno di giovinezza, non sarebbe quello di andare verso nuovi paesaggi, ma di avere occhi diversi, di vedere l’universo con gli occhi di un altro, di cento altri, di vedere i cento universi che ciascuno di essi vede, che ciascuno di essi è.


  • In amore è più facile rinunciare a un sentimento che perdere un’abitudine.


  • Amore è spazio e tempo misurati dal cuore.


  • Il tempo, che cambia le persone, non altera l’immagine che abbiamo di loro.


  • Non si trova mai una cattedrale, un’onda in una tempesta o il salto di una ballerina grande quanto ci si aspettava.


  • Il ricordo delle cose passate non è necessariamente il ricordo di come siano state veramente.


  • Lasciamo le belle donne agli uomini senza immaginazione.


  • Il mondo non è stato creato una volta, ma tutte le volte che è sopravvenuto un artista originale.


  • Il vero viaggio di scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma nel possedere altri occhi, vedere l’universo attraverso gli occhi di un altro, di centinaia d’altri: di osservare il centinaio di universi che ciascuno di loro osserva, che ciascuno di loro è.


  • La gelosia è sovente solo un inquieto bisogno di tirannide applicato alle cose dell’amore.


  • Non si riceve la saggezza, bisogna scoprirla da sé, dopo un percorso che nessuno può fare per noi, né può risparmiarci, perché essa è una visuale sulle cose.


  • Calma non può esserci nell’amore, perché quel che si è ottenuto è sempre e solo un nuovo punto di partenza per desiderare di più.


  • Non si trova mai una cattedrale, un’onda in una tempesta, il salto di una ballerina abbastanza alto come ci si aspettava.


  • Ogni lettore, quando legge, legge se stesso.


  • Non ci sono forse giorni della nostra infanzia che abbiamo vissuto così pienamente come quelli che abbiamo trascorso in compagnia di un libro prediletto.


  • Si ama per un sorriso, per uno sguardo, per una spalla.


  • Vedevo d'improvviso una nuova faccia dell'Abitudine. Fino a quel momento l'avevo considerata soprattutto come un potere distruttivo che sopprime l'originalità e addirittura la coscienza delle percezioni; ora la vedevo come una divinità temibile, così inchiodata a noi, con il suo viso insignificante così confitto nel nostro cuore che si stacca da noi, se ci volge le spalle, questa divinità che quasi non distinguevamo ci infligge sofferenze più terribili di qualsiasi altra e allora diventa crudele come la morte.


  • La costanza di un'abitudine è di solito proporzionale alla sua assurdità.


  • Viviamo, di solito, con il nostro essere ridotto al minimo; la maggior parte delle nostre facoltà resta addormentata, riposando sull'abitudine, che sa quel che c'è da fare e non ha bisogno di loro.


  • L'abitudine! Ordinatrice abile ma assai lenta, che comincia col lasciar soffrire il nostro spirito per settimane in un'installazione provvisoria; ma che, nonostante tutto, esso è ben fortunato d'incontrare, giacché senza l'abitudine e limitato ai suoi soli mezzi sarebbe impotente a renderci abitabile una stanza.


  • L'abitudine fa lo stile dello scrittore, così come fa il carattere dell'uomo.


  • Se l'abitudine è una seconda natura, ci impedisce di conoscere le prima, della quale non ha né la crudeltà, né gli incanti.


  • La costanza di un'abitudine è di solito proporzionale alla sua assurdità.


  • Se non ci fosse l'abitudine, la vita dovrebbe apparire deliziosa a esseri che vivono nella continua minaccia della morte - cioè, a tutti gli uomini.