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Ogni volta che è tolto agli uomini il combattere per necessità, essi combattono per ambizione, la quale è tanto potente nei loro petti che mai, a qualunque grado salgano, li abbandona.
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Dal momento che l’amore e la paura possono difficilmente coesistere, se dobbiamo scegliere fra uno dei due, è molto più sicuro essere temuti che amati.
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La natura degli uomini superbi e vili è, nelle prosperità esser insolenti e nelle avversità abietti e umili.
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La natura ha creato gli uomini in modo che desiderino ogni cosa e non possono conseguire ogni cosa: talchè essendo sempre maggiore il desiderio che la potenza di acquistare, ne risulta la mala contentezza di quello che si possiede e la poca soddisfazione.
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Quanto è più propinquo l’uomo ad un suo desiderio più lo desidera, e, non lo avendo, maggior dolore sente.
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Nelle azioni di tutti gli uomini, e massime de’ Principi, dove non è giudizio a chi reclamare, si guarda al fine. Facci adunque un Principe conto di vivere e mantenere lo Stato; i mezzi saranno sempre giudicati onorevoli, e da ciascuno lodati.
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E tu mentre parlando il tempo spendi, occupato da molti pensier vani, già non t’avvedi, lasso, e non comprendi com’io ti son fuggita dalle mani!
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In ogni città esistono i grandi che desiderano comandare e opprimere il popolo e di contro esiste il popolo che desidera non essere comandato né oppresso dai grandi.
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Per molto tempo non ho detto ciò che pensavo, né penso sempre ciò che dico, e se invero mi accade talvolta di dire la verità, la nascondo tra tante menzogne che è difficile scoprirla.
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Sono tanto semplici li uomini, e tanto obediscono alle necessità presenti, che colui che inganna troverà sempre chi si lascerà ingannare.
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La natura dell'uomosuperbo è vile e di mostrarsi insolente nella prosperità e abietto e umile nelle avversità.
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Una repubblica senza cittadini riputati non può stare, né può governarsi in alcun modo bene; dall'altro canto, la riputazione de' cittadini è cagione della tirannide delle repubbliche.
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Gli uomini fanno questo errore, che non sanno porre termini alle speranze loro; ed in su quelle fondandosi, senza misurarsi altrimenti, rovinano.
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Ma la poca prudenza degli uomini comincia una cosa che, per sapera allora di buono, non si accorge del veleno che vi è sotto.
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In generale, gli uomini giudicano più con gli occhi che con le mani, perché tocca a vedere a ciascuno, a sentire a pochi. Ognuno vede quel che tu pari, pochi sentono quel che tu sei.
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