Frasi di Epicuro

L'altrui lode deve seguirci spontaneamente; noi dobbiamo occuparci soltanto della cura della nostra anima.

Nessuno sceglie un male capendo che è un male, ma ne resta intrappolato se, per sbaglio, lo considera un bene rispetto a un male maggiore.

Dobbiamo trovare qualcuno con cui mangiare e bere prima di cercare qualcosa da mangiare e da bere, perché mangiare da solo significa fare la vita di un leone o di un lupo.

Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un'esistenzafelice, la più grande è l'amicizia.

Il saggio che si è adattato alle necessità sa meglio spartire con gli altri che prendere tutto per se; nell'autosufficienza ha trovato un tesoro così grande.

Anche se il saggio non cammina con lo stesso passo, di sicuro cammina per una stessa via.

L'uomo onesto coltiva saggezza e amicizia, l'una è un bene mortale e l'altra immortale.

La natura è debole nei confronti del male, non nei confronti del bene, perché nei piaceri ha la sua salvezza e nei dolori la sua rovina.

L'uomo d'indole bennata deve, al fine di raggiungere il destino di salvezza, sorvegliare la propria giovinezza e tenere a freno ciò che corrompe tutto a causa dei desideri furiosi.

Non è possibile eliminare la paura sulle cose più importanti se si ignora la natura dell'universo e si vive nel sospetto delle leggende e dei miti; non è possibile in questo modo avere piaceri puri.

Se un nemico ti prega, non respingere la sua richiesta, ma prendi le tue cautele: non è diverso da un cane.

La maggior parte degli uomini sono in preda al torpore mentre si riposano, al furore mentre agiscono.

L'ingiustizia non è un male di per se stessa, ma per la paura che sorge dal sospetto di non poter sfuggire a chi ha l'incarico di punirla.

È scioccochiedere agli dèi quello che si è in condizione di procurarsi da sé stessi.

Il dirittosecondonatura è il patto dell'utilità che consiste nel non fare alcun danno né riceverlo.

Il dirittosecondonatura è il patto dell'utilità che consiste nel non fare alcun danno né riceverlo.

Se gli dei esaudissero le preghiere degli uomini, l'umanità verrebbe dissolta a causa di tutti i mali che gli uomini si invocano l'un l'altro.

Non serve non aver paura degli uomini finché si continua ad aver paura di ciò che sta sottoterra e sopra il cielo.

D'animo molto meschino è colui che ha molte ragioni fondate per mettere fine alla sua vita.

Nessun piacere è di per se stesso un male: però i mezzi per procurarsi certi piaceri arrecano molti più tormenti che piaceri.

Niente basta a quell'uomo per il quale ciò che basta sembra poco.

Non è tanto dell'aiuto degli amici che noi abbiamo bisogno, quanto della fiducia che essi ci aiuterebbero nel caso ne avessimo bisogno.

Non è tanto dell'aiuto degli amici che noi abbiamo bisogno, quanto della fiducia che al bisogno ce ne potremo servire.

Il divieto non significa necessariamente astensione, ma la pratica sotto forma di trasgressione.

Anima piccola nella buona sorte si esalta, nell'avversa si annulla.

L'uomo è ricco da quando ha familiarizzato con la penuria.

Se gli dei esaudissero le preghiere degli uomini, l'umanità verrebbe dissolta a causa di tutti i mali che gli uomini si invocano l'un l'altro.

L'empio non è colui che toglie gli dei alle masse, ma piuttosto quello che impone le idee delle masse agli dei.

Non la natura che è unica per tutti, distingue i nobili dagli ignobili, ma le azioni di ciascuno e la sua forma di vita.

Niente basta a quell'uomo per il quale ciò che basta sembra poco.

L'ingiusta passione per la ricchezza è empia; con giustizia è brutta; l'eccessiva avarizia, quando anche non sia contraria alla giustizia, è comunque sordida.

Il fatto che il corpo abbia sofferto per certi dolori, ci aiuta a saperci guardare dai dolori simili.

Per essere felici è necessariovivere nel piacere, ma questa condizione va vissuta con prudenza.

Alcuni, durante la loro vita, s'accumulano di che vivere, senza riflettere che a tutti noi la bevanda della nascita fu versata mortale.

Nelle discussioni fatte per amore di sé stesse più guadagna chi è vinto, in ragione di quel ch'egli vi impara.

L'uomosereno procura serenità a sé e agli altri.

L'uomo onesto coltiva saggezza e amicizia, l'una è un bene mortale e l'altra immortale.

Non si dà vitafelice senza che sia intelligente, bella e giusta, né vitaintelligente, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate alla felicità e da questa inseparabili.

È stoltochiedere agli dei ciò che ci si può procurare da soli.

Non bisogna temere gli dei; la morte non ci deve insospettire; il bene si trova facilmente, il male difficilmente si sopporta.