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La psicoanalisi, tecnica che pratichiamo a nostre spese, degrada i nostri rischi, i nostri pericoli, i nostri abissi; essa ci spoglia di tutte le nostre impurità , di tutto ciò che ci faceva curiosi di noi stessi.
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La psicanalisi sarà un giorno totalmente screditata, su questo non c’è dubbio. Eppure, avrà distrutto i nostri ultimi resti d’ingenuità . Dopo la psicanalisi, non si potrà mai più essere innocenti.
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Che lo vogliamo o no, siamo tutti psicoanalisti, amanti dei misteri del cuore e della mutanda, palombari degli orrori.
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Datemi dubbi e ancora dubbi. Più che il mio cibo, sono la mia droga. Non posso farne a meno. Ne sono intossicato a vita. Perciò, quando ne trovo uno, uno qualsiasi, mi ci avvento sopra, lo divoro, lo incorporo nella mia sostanza.
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Proprio perché non riesce più a detestare le altre religioni, perché le comprende, il cristianesimo è finito: manca sempre più di quella vitalità da cui procede l’intolleranza. E l’intolleranza era la sua ragione d’essere. Per sua disgrazia ha cessato di essere mostruoso.
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Più facciamo progressi interiori più diminuisce il numero di coloro con cui possiamo realmente comunicare.
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A dire il vero, non è la morte, è la malattia quello che temo, l’immensa umiliazione legata al fatto di languire nei paraggi della morte.
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Quando il sangue affluisce al cervello e cominciamo a tremare, in un attimo si annulla l’effetto di giorni e giorni di meditazioni.
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Si vive nel falso fino a che non si è sofferto. Ma quando si comincia a soffrire si entra nel vero soltanto per rimpiangere il falso.
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Ce l’ho col nostro secolo per averci soggiogati fino al punto di ossessionarci anche quando ce ne distacchiamo.
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Trasportandoci al di qua del nostro passato, l’ossessione della nascita ci fa perdere il gusto del futuro, del presente, e del passato stesso.
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Chiunque può fuggire nel sonno, siamo tutti geni quando sogniamo, il macellaio e il poeta sono uguali là .
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La scomparsa degli animali è un fatto di una gravità senza precedenti. Il loro carnefice ha invaso il paesaggio; non c’è posto che per lui. L’orrore di vedere un uomo là dove si poteva contemplare un cavallo!
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Volete costruire una società in cui gli uomini non si nocciano più reciprocamente? Lasciateci entrare soltanto degli abulici.
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Essere segnati dalla fatalità è un’elezione o una maledizione? Entrambe le cose contemporaneamente. Questo doppio aspettodefinisce la tragedia.
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Bisogna essere matti per lamentarsi della sparizione dell'uomo, invece di intonare un: 'Buono sgombero!'.
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Non è grazie al genio ma grazie alla sofferenza, e solo grazie ad essa, che smettiamo di essere una marionetta.
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Il progresso è l'ingiustizia che ogni generazione commette con il consenso dei propri predecessori.
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La meditazione è uno stato di veglia mantenuto per via di un'oscura turba, che è insieme devastazione e benedizione.
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La sola cosa che possa salvare l’uomo è l’amore. E se molti hanno finito per trasformare in banalità questa asserzione, è perché non hanno mai amato veramente.
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Perfino respirare sarebbe un supplizio senza il ricordo o il presentimento del paradiso, oggetto supremo − e tuttavia inconscio − dei nostri desideri.
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