Frasi sullo Yoga
Le descrizioni delle strutture sottili dell’essere umano che sono a base delle tecniche yoga rivelano un livello di conoscenze di fronte al quale i balbettii della psicofisiologia moderna appaiono rudimentali.
L’armonizzazione di forze opposte è un aspetto chiave dello yoga – l’energia calda è unita all’energia fredda, il forte al morbido, e il maschile al femminile.
Ogni asana (posizione) è una perla, ma un pugno di perle non è ancora una collana! Il filo che attraversa, riunisce e ordina le asana è il soffio controllato dell’anima e della coscienza.
Il nostro corpo è una barca che ci porterà fino all’altra riva dell’oceano della vita. Bisogna prendersene cura.
Lo Yoga è possibile per chiunque lo voglia davvero. Lo Yoga è universale…. Ma non avvicinatevi allo yoga con una mentalità affaristica o in cerca di guadagni terreni.
Il mio segreto è stato lo yoga. L’ho scoperto quando avevo 28 anni e cominciai ad avere qualche problema muscolare. Con lo yoga ho risolto tutti i guai e ho evitato gli infortuni.
Questo è esattamente lo yoga. I luoghi dove si hanno la maggior parte delle resistenze sono in realtà i luoghi che stanno per diventare le aree di maggior liberazione.
Come si è osservato nel quinto capitolo, l’haṭhayoga (o kuṇḍalinīyoga) è di natura tantrica, ma quanti oggi lo praticano, in India e nel resto del mondo, non sono necessariamente tāntrika. Esistono, tuttavia, yogin tāntrika, sui quali ci soffermeremo in seguito.
Il Sāṃkhya, lo Yoga, il Pañcarātra, ed il Veda, così com’è detto nello Svacchandatantra, non debbono essere vilipesi, in quanto che sono originati tutti da Śiva. Queste varie tradizioni, correnti nel mondo, non sono che frammenti isolati, estratti da una tradizione unica. Esse offuscano e traggono in inganno i loro devoti.
Nello Yoga c’è una puntuale corrispondenza tra teoria e pratica. È tutt’altro che in quei filosofi europei ammiratori dell’India come Schopenhauer, il quale si limitava a indicazioni etiche, mentre lo Yoga entra nei dettagli di un metodo del corpo e della mente, della coscienza.
Gli otto mezzi dello yoga sono: yama (autocontrollo), niyama (osservanze), asana (posizione), pranayama (controllo del respiro), pratyahara (astrazione), dharana (concentrazione), dhyana (meditazione), samadhi (contemplazione).
Yoga significa unione: unione di mente e corpo, unione di sé con il divino, unione con gli altri e così via. È una disciplina che parte dal corpo e si estende alla filosofia e alla meditazione; lavora sul concreto per sondare il sé e cosa ci sia oltre. Più di tutto, “Lo yoga è 99% pratica e 1% teoria”.
In realtà non c’è nessun membro dello yoga che possa veramente servire da mezzo per raggiungere la condizione anuttara «quella che non ha nulla che la trascenda». Il mezzo (upāya) a essa è in realtà un non-mezzo (anupāya), dal momento che esso non prevede né pratiche rituali né soppressione delle funzioni mentali.
Lo Yoga si volge verso l’interno del corpo. Il suo scopo non è tanto quello di costruire una muscolatura imponente, quanto agire in profondità sugli organi, nel sistema nervoso, nella respirazione. Il suo obiettivo: perfezionare tutto l’individuo.
Scopo dello haṭha-yoga raggiungere la liberazione in vita, quello stato in cui il Sé si risveglia alla propria identità originaria con l’assoluto (sahaja), cui si può accedere attraverso la cura di un corpo reso perfetto, o divino, dal «fuoco» dello yoga.
Allorché la virtù dello Yoga in quintuplice modo è sorta da questo [corpo] costituito di terra, acqua, fuoco, aria ed etere, non vi è più malattia, non vi è più vecchiaia, non vi è più morte per cui il quale ha conseguito un corpo siffatto foggiato dal fuoco dello Yoga.