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Frasi sulla Tristezza

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Chi ha conosciuto la sofferenza, sa bene che tarda a diventare un ricordo.



Nulla ha più senso, manca la tua presenza in questa mia esistenza. Dentro al tuo cuore c'è un amore speciale, che fa volare anche chi è senza le ali.




Il tempo non riuscirà mai a colmare il vuoto che lascia una mamma, che se ne va.


La tristezza è un sentimento che tutti abbiamo sperimentato almeno una volta nella vita. La tristezza può essere provocata da una lotta, da una perdita, da un fallimento oppure semplicemente dalla noia. Può anche essere il prodotto di una reazione ai pensieri e alle emozioni più profonde. La tristezza è in parte un'emozione positiva o normale, poiché può servire come segnale di allarme che ci aiuta a prendere consapevolezza di qualcosa di importante. Tuttavia, quando dura troppo a lungo, la tristezza può diventare insidiosa e interferire con le nostre relazioni, il nostro lavoro o il nostro benessere generale. Ecco perché è importante affrontare la tristezza e imparare ad andare avanti.



La sofferenza rinchiude l'anima nel cuore.


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La solitudine non va condivisa, va vissuta e basta.




La solitudine non è altro che il grido della tua assenza fatto di silenzi.



A volte sbagliamo parole, altre volte sbagliamo persone, poi finiamo per sbagliare ad usare certe parole con certe persone.



Da odio nasce odio e trasmette tanta tristezza.



Tutti manchiamo, ma pochi se ne accorgono.



Ogni tanto abbiamo bisogno di qualcuno che ci dica che siamo tutto, e quel tutto gli basta per essere felice. Abbiamo bisogno che il rispetto, la fiducia e la sincerità siano non solo una parola che si pronuncia per dire qualcosa, ma sia un dato di fatto, una concretezza, una coerenza che edifica il suo valore sul terreno fertile della nostra esistenza.




A volte ci si allontana dalle persone non perché lo si voglia veramente, ma perché è l'unica cosa ragionevole da fare per non soffrire ancor di più, nella certezza di non poter più vivere certe emozioni.



La lontananza mette le distanze, il pensarsi, le azzera.



Quando nel cuore hai solo intemperie, è impossibile non essere tempesta nell'anima. Il corpo potrà anche sembrare il sereno, il sorriso estate e gli occhi primavera, nella labbra si legge l'autunno ma è dentro che si nasconde l'inverno, quello più gretto e gelido, quello che porta catastrofi immani. Una come me ha dentro la distruzione perfetta.



Non è solitudine quando sono solo con me stesso. La mia solitudine è solitudine quando tu non ci sei neanche tra i pensieri miei.




Finalmente ho capito. Il mio concetto di essere solo non significa essere senza persone intorno, ma essere senza avere accanto a me la donna che amo. Posso essere in piazza del Duomo a Firenze, sarei comunque solo. E visto che sei tu la donna che amo, solo significa essere in qualsiasi posto e con chiunque senza te al mio fianco.



Siamo certi che sarà il nostro nemico a farci del male, quando invece le ferite più profonde e le lacrime più dolorose arriveranno sempre da chi abbiamo nel cuore.



Lo senti quando quella stretta di mano non trasmette più nulla, quando gli sguardi sono vuoti, quando le parole non dicono niente. E allora cerchi di stringere più forte. Per paura che quel brutto presentimento si avveri. Ma dentro di te ormai lo intuisci. Come quando stai leggendo un nuovo romanzo e vai a sbirciare l'ultima pagina. Non capisci come andrà a finire, ma un po' lo sospetti. Provi a crederci ancora con la speranza di sbagliarti, ma pian piano ti ritrovi in un angolino sconfitta in attesa della fine.



L'esistere è un malessere ereditario!


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Un detto afferma di pensare a se stessi, di non sentirsi per questo egoisti, a volte è sopravvivenza. In effetti pensare e ripensare a persone che non mi hanno compreso nei miei momenti "difficili" aumenta solo il mio dolore: è giunto il momento di "archiviarvi" nei ricordi.



"Va bene così", quante volte l'abbiamo detto per non far preoccupare chi amiamo? Per non disturbare nessuno, per impedire che gli altri ci restassero male? Mai nessuno che avesse compreso che non era così, che non stavamo bene affatto.



Quando ti senti solo in mezzo a una folla capisci che ti manca qualcosa.



La vera tristezza? Guardare qualcuno che si finge felice.



Non sempre chi sorride è felice, solo che ha imparato a tenere per sé il suo dolore.



Sapere che il tuo cuore batte all'unisono col mio, mi fa sentire meno tristezza per la tua lontananza.



Ad ogni delusione d'amore muore una piccola parte di noi, di un sogno e con esso un po' della speranza ci abbandona e ti convinci che il tuo cuore non ha più spazio per altro dolore.



Scrivo pensieri che mi "scorrono" dentro. Scrivo i miei sogni, permetto che escano a danzare su un foglio. Parlo d'amore, sogno l'amore, ma forse non so amare: il mio modo di amare è deriso, sa di nuvole e sogni e non piace, non somiglia a quello che donano gli altri. Ho deciso di chiuderlo in me, mi sono fatta troppo male, non mostrerò più niente, potrò solo sognare.



Mi puoi deludere una volta, una seconda, e forse anche una terza, perché io sono così, l'ingenuo che crede e continua a credere nelle persone.



Manderò via la tristezza. Ti chiederò una carezza.



Sai qual è il domani che devi temere? Quello che potrai raccontare senza averlo mai vissuto.



Te ne accorgi. Sì, te ne accorgi se una persona cambia, inutile far finta di niente, se gli abbracci si dimezzano, se i sorrisi spariscono o sono solo delle velature del sorriso, se le mani non si cercano più, se i silenzi aumentano, inutile pensare che vada tutto bene, niente va bene, anzi, va malissimo e devi fartene una ragione.



Che differenza c'è tra la gioia e il dolore? Beh, la gioia difficilmente oltrepassa i suoi limiti.



Col tempo è triste capire, che per certe persone, non sei mai stata abbastanza importante come pensavi di essere.



Ti tradisce anche il pensiero, in quel silenzio che non ti dà ali per arrivar a lui.



Piangi dentro il ricordo di un tempo che fu, mentre i tuoi occhi guardano fuori il dolore di quell'assenza.



Non alzo gli occhi quando non ci sei, il cielo non interessa a chi ha guardato l'universo.



e chiamarti ricordo è rivivere.



L'angoscia non è quando diluvia, in quel caso esistono gli ombrelli. L'angoscia è quando "piove" dentro di noi, anche se il sole splende nel cielo, come si può riuscire a placare il pianto dell'anima?



Non piangi mai solo per un motivo, in ogni tua lacrima è racchiuso tutto il tuo passato.



Talvolta in amore il difficile non è dirsi addio, il difficile saper accettare che diventi quel ricordo che più ci farà male.



Le foglie che nemmeno il vento riesce a staccare sono sì quelle più forti, ma anche quelle più strapazzate. Quanta fatica e dolore per restare ancorate ai loro rami!