Frasi sulla Timidezza
La timidezza è qualcosa che può riguardarci tutti e qui abbiamo messo insieme una serie di frasi per esprimere quella sensazione.
Frasi sulla Timidezza di Roberto Gervaso, François de La Rochefoucauld, Jane Austen
Fa ciò che senti giusto nel tuo cuore, poiché verrai criticato comunque. Sarai dannato se lo fai, dannato se non lo fai.
Non vorrei mai offendere nessuno, ma sono così stupidamente timida che spesso sembro fredda e indifferente, quando invece sono solo trattenuta dalla mia naturale goffaggine.
Così tante persone sono chiuse dentro di sé come scatole, eppure si aprirebbero, in modo piuttosto meraviglioso, se solo tu ti interessassi a loro.
Non siate troppo timidi e schizzinosi a proposito delle vostre azioni. Tutta la vita è un esperimento. E più esperimenti fate e meglio è.
Ero l’essere umano più timido mai inventato, ma dentro di me c’era un leone che non sarebbe rimasto in silenzio.
Non perdere coraggio nel considerare le tue imperfezioni, ma dedicati a corregerle, e ogni giorno ricomincia il tuo compito.
La timidezza, fonte inesauribile di disgrazie nella vita pratica, è la causa diretta, anzi unica, di ogni ricchezza interiore.
Il modo per superare la timidezza è diventare così assorto in qualcosa che da dimenticare di avere paura.
Il momento della crisi è arrivato e devo affrontarlo. Le mie vecchie paure, la mia diffidenza, la mia timidezza, il mio senso disperato di inferiorità, ora devono essere conquistati e messi da parte. Se fallisco adesso, fallirò per sempre.
Il mio male peggiore è di non riuscire mai a dimenticare la mia presenza metafisica nella vita. Di qui, la timidezza trascendentale che terrorizza tutti i miei gesti, che toglie a tutte le mie frasi la linfa della semplicità, dell’emozione diretta.
La timidezza è un meccanismo di difesa contro il pericolo di venir respinti nell’incontro, di venir svalutati dal rifiuto.
La timidezza possiede una strana componente di narcisismo, una convinzione che come appariamo e come agiamo sia davvero importante per gli altri.
I timidi non hanno meno amor proprio che gli arroganti; anzi più, o vogliamo dire più sensitivo; e perciò temono: e si guardano di non pungere gli altri, non per istima che ne’ facciano maggiore che gl’insolenti e gli arditi, ma per evitare d’esser punti essi, atteso l’estremo dolore che ricevono da ogni puntura.
La timidezza è stata il flagello di tutta la mia vita; pareva ottenebrarmi persino i sensi, legarmi la lingua, annebbiarmi i pensieri, sconvolgere la mia espressione. Ero meno soggetto a tali manchevolezze dinanzi alle persone d’ingegno che non dinanzi agli sciocchi, poiché speravo che quelli mi capissero, e questo mi rassicurava.