Frasi sulla Superbia
La miticità piace a tutti, solo che molte leggende vengono dimenticate. Resta a te capirne il senso illogico.
Io sono simile a Dio e Dio è simile a me! Io sono grande quanto Dio, Egli è piccolo quanto me! Egli non può essere al di sopra di me, né io al di sotto di Lui!
Parlo sempre poco di me perché molti preferiscono che gli si parli di loro. Ed io amo non confondermi con la banalità .
«Il modo in cui chiedi scusa fa abbastanza schifo». «Poca esperienza», gli confesso, «in genere ho sempre ragione».
Ti rimproverano? Non t'arrabbiare, come ti consiglia la superbia. Pensa: che carità hanno con me! Quante cose avranno taciuto!
Chi si mostra da sé non viene in luce,chi si approva da sé non cade in vista,chi si vanta da sé non ha valore,chi si gloria da sé non sale in gloria.
Lascio la perfezione a chi si sente superiore, io vado, tranquillamente, a spasso con i miei difetti.
Gli uomini che prendono sul serio gli altri mi fanno compassione, quelli che prendono sul serio se stessi mi fanno sganasciare dalle risa.
Chi ostenta a tutti i costi di essere grande, si rivelerà piccolo. Chi invece con umiltà si sente al pari di tutti, è davvero grande.
Ci sono persone che, invece che ascoltare ciò che viene detto loro, stanno già ascoltando ciò che stanno per dire a se stessi.
Dicesi borghesia ogni insieme di individui scontenti di ciò che hanno e soddisfatti di ciò che sono.
L'americano, per natura, è ottimista. Egli è sperimentale, un inventore e un costruttore che costruisce meglio quando viene chiamato a costruire in grande.
Il riso, questa compulsione fisica a tutti nota, è prodotta dallo spettacolo inaspettato della nostra superiorità sugli altri.
Nacqui per favore del Cielo in questa età di ferro per far rivivere quella dell'oro: quegli son io cui son riserbati i pericoli, le grandiimprese, gli strepitosi avvenimenti.
Le cortesie e gli sgarbi sono come mattoni con cui costruiamo un piedistallo per elevarci al di sopra degli altri.
Tutti e' vizisonno conditi dalla superbia, sì come le virtù sonno condite e ricevono vita dalla carità .
Quanti si tengono or lassù gran regi, che qui staranno come porci in brago, di sé lasciando orribili dispregi!
Non è forse maledettamente facilecredere di essere un grand’uomo se non si ha la minima idea dell’esistenza di un Rembrandt, di un Beethoven, di un Dante, di un Napoleone?
Chiunque è in grado di scegliere quello che preferisce, ma solo i superbi sanno quello che preferiscono scegliere.