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Frasi sulla satira

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Conosciamo l’etica dei politici: è una tacca più sotto di quella del molestatore di bambini.



Se lo spazio è curvo, che mensole metti?




Adamo era semplicemente un essere umano e questo spiega tutto. Non voleva la mela per amore della mela. La voleva soltanto perché era proibita. Lo sbaglio fu di non proibirgli il serpente, perché allora avrebbe mangiato il serpente.



Purtroppo, i nostri politici sono o incompetenti o corrotti. Talvolta tutt’e due le cose nello stesso giorno.


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Per gli americani la pace è quell’intervallo di tempo che serve per ricaricare il bazooka.






Ho detto “unioni civili” ma in Italia non si chiamano così perché la legge le chiama “formazioni sociali specifiche”. Com’è romantico. […] Perché i cattolici non vogliono che si dica “matrimonio” e allora gli hanno cambiato nome. Vuoi fare la cerimonia? Sì, la puoi fare, ma la devi chiamare “adunanza parentale elegante”. La torta? […] ma non me la chiami torta, me la chiami “stratificazione pannosa pupazzata”.



Quando la gallina fa l’uovo mica dice se ci brucia il culo!



Sono sette anni che devono fare la Legge elettorale. E’ durata meno la Seconda Guerra mondiale! Cosa stanno aspettando?! … I partigiani?!



Ma certo portano soldi, lo sanno tutti. Come i ragni in casa, il topino dei denti, schiacciare una merda. Immagino che lei le feste le passi a calpestare topi immerdati circondati da ragni giganti! […] Da quanti anni è che lei mangia lenticchie a capodanno? […] Quindi adesso sarà ricco come Bill Gates, Zuckerberg, Murdoch… tutti grandi mangiatori di lenticchie e schiacciatori di merde, evidentemente.




La satira per definizione è faziosa perché la satira esprime un punto di vista, lo è sempre stata faziosa. In tutto il mondo è faziosa, solamente in Italia non lo si ammette.



Perché pagare soldi per avere il tuo albero genealogico; vai in politica e il tuo avversario lo farà per te.



Un tale, accortosi che i cretini erano la maggioranza, pensò di fondare il Partito dei Cretini. Ma nessuno lo seguì. Allora cambiò nome al partito e lo chiamò Partito degli Intelligenti. E tutti i cretini lo seguirono.



Abbiamo bisogno di politici con una visione. E non con le allucinazioni!




“Indietro Tutta” praticamente sfotteva la liturgia e la satira della televisione degli Anni ’80 e ’90, degli applausi a comando, della ruota della fortuna, dell’Auditel che saliva all’apparire del sedere di una ballerina. Nella televisione successiva a quegli anni non ho visto più vera satira.



Si tratta di una poltiglia di semi di soia fermentati grazie ad un fungo che salda i semi in un viluppo di miceli bianchi. Si possono formare sulla superficie delle macchie, vede, e di spore nere o grigie. Ed è possibile percepire un leggero odore di ammoniaca. Dica la verità, non vede l’ora di assaggiarlo, vero?



Una volta ho sentito una storiella che si adatta benissimo al populismo di destra. Ci sono un politico di destra, un immigrato e un elettore intorno a un tavolo con dodici biscotti. Il politico arraffa undici biscotti e dice all’elettore “Attento, l’immigrato vuole prendere il tuo!”



Ho fatto un grande concerto per raccogliere fondi in favore dei bambini monegaschi… Sai, ho girato tutto il mondo. Sono stato a Saint Tropez, Cortina. E ho visto tanta sofferenza. Ho visto camere d’albergo senza frigo bar… pensa, Pippo, come vive la gente. Adesso vorrei cantare una canzone per la sofferenza. Domanda: Per sconfiggerla?. Risposta: No. Per provocarla!.


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Se mi verrete a trovare, avrete la possibilità di imparare a vivere, con umiltè, con intensitè, e con tutte le parole che finiscono in è. Imparerete a guidare la Porsche a trecento all’ora sensa prendere la multa. Imparerete a tener lontano l’arroganza col profumo dell’umiltè della mia Zia Zamberla, che raccoglie le sue erbe piegata nei fossi, a vivere dando spettacolo, ma soprattutto, imparerete a diffidare di Cristian Panucci.



In questo paese, come ti giri c’è sempre un conflitto d’interessi coi parenti, no? Se non è il padre della Boschi è il figlio di Lupi; se non è il figlio della Cancellieri è il cognato di Fini; e se non è il cognato di Fini è tutto l’albero genealogico di Alemanno. Ma perché non nominiamo dei ministri solo gente senza famiglia? Agli interni Remì, agli esteri Oliver Twist, alle riforme costituzionali Bambi, che ne so… alle infrastrutture Heidi. Ah, no. Heidi meglio di no, se non viene fuori che il nonno è stato vent’anni vicepresidente del Monte dei Paschi.