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Frasi sulla coscienza

Frasi sulla coscienza. Trova decine di Frasi sulla coscienza con immagini da copiare e condividere.
Frasi sulla coscienza di Michel de Montaigne, Arthur Schopenhauer, Karl Marx

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Forse una semplice coscienza, per quanto tenue, presuppone una coscienza riflessiva, per quanto debole.



Non c’è nulla di più ammaliante per l’uomo che la libertà della propria coscienza: ma non c’è nulla, del pari, di più tormentoso.




Se agiamo secondo la nostra coscienza, risvegliamo la coscienza anche negli altri.



Se hai creato una macchina cosciente, non si tratta della storia dell’uomo: questa è la storia degli dei.


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C’è ancora speranza di salvezza quando la coscienza rimprovera l’uomo.




La coscienza ci rende tutti egocentrici.



Grave è il peso della propria coscienza.



Attraverso la consapevolezza di sé ci si rende conto che la guarigione è una delle forze più potenti che sostengono la vita.



La tua coscienza è il metro della schiettezza del tuo egoismo. Ascoltala attentamente.



Di tutte le forme d’obbedienza, quella alla nostra coscienza è la più scomoda.




La coscienza è quella vocina interiore che ci avverte, quando meno ce lo aspettiamo, che qualcuno ci sta guardando.



L’affiorare della coscienza si fonde al rivelarsi delle cose.



La coscienza è un cane randagio che non ci impedisce di passare ma a cui non possiamo impedire di abbaiare.



La conoscenza genera coscienza e questa a sua volta produce responsabilità.




Quando siete autoconsapevoli, assumete un atteggiamento critico verso ciò che state facendo e vi chiedete: che cosa significa questo per me?



Il primo passo verso il cambiamento è la consapevolezza. Il secondo passo è l'accettazione. Il terzo passo è l'azione.



Per fortuna la nostra coscienza non è andata alla stessa scuola in cui siamo andati noi.



La coscienza è molto più della scheggia, è il pugnale nella carne.


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Bene! ora non avrà più bisogno di me. Cosa può farsene un attore di una coscienza?



Non c’è nessun testimone così terribile, nessun accusatore così implacabile come la coscienza che abita nel cuore di ogni uomo.



L’unico modo di dare determinatezza al mondo è quello di dargli la consapevolezza.



Ogni persona d’onore sceglie di perdere piuttosto il proprio onore che la propria coscienza.



Essere consapevoli di ciò che si prova dentro di sé, senza sentirsi sbagliati, è il passo fondamentale per essere padroni di se stessi.



Non è la coscienza degli uomini che determina la loro vita, ma le condizioni della loro vita che ne determinano la coscienza.



L’attività del percepire (dell'”avere coscienza di”) si estende senza eccezione ad ogni realtà, poiché non può darsi esistenza di alcunché nell’universo che non sia oggetto di coscienza.



La coscienza è una caratteristica fondamentale dell’universo piuttosto che l’emergenza da elementi più semplici.



L’uomo possiede la capacità di distinguere tra bene e male e la facoltà di non tenerne conto.



La coscienza è uno strumento di precisione di una sensibilità estrema.



La coscienza è un cane che non ci impedisce il transito, però noi non possiamo impedirgli di abbaiare.



Di notte, quando sono a letto, nel buio della mia camera, sento due occhi che mi fissano, mi scrutano, mi interrogano, sono gli occhi della mia coscienza.



La libertà di coscienza è un diritto naturale e chi la vuole avere deve anche darla. Ogni setta dice: Oh, datemi la libertà. Ma se voi gliela date, e se ne ha il potere, essa non vorrà concederla a nessun altro.



Chi ha la coscienza ha l’anima, chi ha l’anima si innamora.



Sono lieto di non avere una di quelle coscienze che si devono sempre incoraggiare come un cucciolo malato.



E non vuoi capire che la tua coscienza significa appunto ‘gli altri dentro di te’.



Se nel sonno la coscienza si addormenta, nel sogno l’esistenza si sveglia.



L’onore è la coscienza esterna e la coscienza l’onore interno.



La coscienza, nel caos del mondo, è una piccola luce, preziosa ma fragile.



Guai a sognare: il momento di coscienza che accompagna il risveglio è la sofferenza più acuta. Ma non ci capita sovente, e non sono lunghi sogni: noi non siamo che bestie stanche.



È una battaglia vecchia come il tempo – il ruggito della folla da un lato e la voce della tua coscienza dall’altro.



La coscienza ci fa scoprire a denunciare, o accusare noi di noi stessi, e in mancanza di testimoni, si pronuncia contro noi stessi.