Frasi sull’empatia
L'atteggiamento di base del terapeuta verso un paziente deve essere di sollecitudine, accettazione, spontaneità ed empatia. Niente, nessuna considerazione tecnica, ha la precedenza su questo atteggiamento.
Qualunque cosa sentiate, qualunque cosa succeda, restate uniti, proteggetevi l'un l'altro, perché siete una famiglia.
Le frasi sull’empatia possono avere un grande impatto sulla nostra vita quotidiana: esse cambiano il modo in cui interagiamo con le persone intorno a noi, dando loro l’opportunità di sentirsi apprezzati ed ascoltati. Imparare ad essere empatiche cambierà radicalmente la tua vita: sarai una persona migliore e più consapevole del mondo che ti circonda.
Il poeta sente la sofferenza degli altri dentro di sé, guarda sempre lontano. Ha le braccia quanto il mondo per abbracciare tutti gli uomini che soffrono. Il poeta è nato per aiutare gli uomini a crescere e ad andare avanti.
- Jim: Andiamo, tesoro. Io ti conosco meglio di chiunque altro.- Cheryl: Davvero? [coprendosi il volto] Di che colore ho gli occhi?- Jim: Terza. Coppa C!
Io posso immedesimarmi in chiunque. C'è meno lavoro in un disturbo di personalità che in una fervida immaginazione.
Non c'è nessuno pronto a mettersi nei tuoi panni, disposto a cercare di capire la tua posizione ed i tuoi pensieri. Continuano tutti a parlare come se le loro parole non potessero mai arrivare a te, mentre esse ti arrivano. E come stilettate al cuore ti feriscono senza ucciderti.
Nessuna speranza finché non sentirete di nuovo come un colpo inferto a tutti gli uomini l'ingiustizia subita da uno solo.
La pienezza dell'amore del prossimo è semplicemente l'essere capaci di domandargli: Qual è il tuo tormento?
Ogni qual volta vedo un uomo che sbaglia, mi dico che io pure ho sbagliato; quando vedo un uomosensuale, mi dico, lo fui anch'io un tempo; e così mi sento affine a ciascuno nel mondo e sento di non poter esserefelice senza che lo sia il più umile tra noi.
Il vero leader è uno solo: colui che sostiene gli altri. Egli guida le persone, non le spinge; le coinvolge, non le costringe. Non perde mai di vista il principio più importante alla base di qualunque progetto umano: le persone sono più importanti delle cose.
Affrontare la vita con totale disinteresse alla propria persona e con la massima attenzione verso il mondo che ci circonda, sia quello inanimato che quello dei viventi. Questo, ritengo, è stato il mio unicomerito.
Si racconta che Shakespeare avesse la capacità di andare d'accordo con tutti o quasi. Egli riusciva a mettersi sullo stesso piano di chiunque gli si parasse davanti, fosse il re o l'ultimo dei maniscalchi, conversando amabilmente al loro livello. Un giorno qualcuno gli fece malignamente notare che faceva così perché mancava di carattere e, dunque, al fine di evitare gli scontri, cercava diplomaticamente di non urtare nessuno. William andò in crisi, temendo che ciò potesse essere vero. Si chiese se potesse essere un uomo senza coraggio. Poi diventò la persona che conosciamo... Shakespeare sfondò divenendo dapprima attore, grazie in particolare proprio al dono di calarsi empaticamente nei panni di chiunque. Allora si ricordò di quel dubbio che, quella persona maligna, gli aveva messo in testa. E ringraziò di non averle creduto.
Ben difficilmente si vede un uomo infelice per non essere riuscito a scorgere ciò che avviene nell'anima altrui; ma colui che non avverte i moti della propria anima, è inevitabile che sia infelice.
Dovete amare svisceratamente ciò che state scrivendo. Se uno non piange, non ride, né si spaventa per quello che sta scrivendo, o addirittura ciò che scrive non gli piace più di tanto, come può pretendere che questo accada nel lettore? Partecipare fortemente di ciò che si scrive non garantisce di riuscire a creare un libro di valore, ma non partecipare assicura con certezza che ne venga fuori qualcosa di impubblicabile.
La capacità di provaresentimenti e quella di afferrare al volo i sentimenti altrui sono doti separate.
La pietà muore in ciascuno quando tutti ne hanno bisogno, e nessuno può comprendere il dolore dei suoi simili, quando questo dolore è anche il suo.
Quelli che riescono a mettersi nei panni altrui, quelli che riescono a capire come la pensano gli altri, non dovranno mai preoccuparsi per quello che il futuro ha in serbo per loro.
Le persone che stanno con voi in casa hanno bisogno di attenzione, non datela mai per scontata, vanno seguite, ascoltate: questo è rispettoumano.
L’empatia esisteva solo nel contesto della comunità umana, mentre qualche grado di intelligenza si poteva trovare in qualsiasi specie e ordine animale.
Egli aveva i modi scostanti di un uomo che non è tra i suoi pari, e che non ha visto abbastanza del mondo per sentire che tutte le persone sono in un certo senso suoi pari.
Oggi molti bevono caffè senza caffeina e birra senza alcol. Adottano bambini a distanza e seguono la politica internazionale o più recentemente le fluttuazioni dello spread, sentendosi fieri del proprio senso di responsabilità e della propria virtù, incapaci però, alla prova dei fatti, di sacrificare una parte del proprio io per riuscire a provare autentica empatia per le persone significative della loro vita. È di questa nuova maggioranza desensibilizzata, che dispone di droni e tastiere d’una potenza inaudita per fare le guerre senza sporcarsi neppure un alluce sul terrenonemico, che dobbiamo aver paura.
Raccontare le storie di ognuno sarebbe impossibile, ma forse non serve arrivare a tanto, basta capire quanto ci sono vicine queste persone per scoprire che non è la differenza linguistica o culturale che ci permette di esseresordi a quelle grida disperate in un’ottusa indifferenza congenita.
Sono cresciuto nella provincia dello Jeonla nella Corea del Sud e mi sento connesso con l'aura emotiva della regione, delle montagne e dei campi.
È un comune errorepopolare supporre che quelli che si lamentano per il pubblico a voce più alta siano i più preoccupati per il suo benessere.
La carità predicata da Gesù è partecipazione piena alla sorte degli altri. Comunione degli spiriti, lotta contro l’ingiustizia.
La nostra emergente coscienza biosferica coincide con le scoperte della biologia evolutiva, delle scienze neurocognitive e dello sviluppo infantile, che rivelano come le persone siano biologicamente predisposte all’empatia: nel nostro intimo non siamo razionali, distaccati, acquisitivi, aggressivi e narcisisti – come ritenevano molti filosofi illuministi –, bensì affettuosi.
Quando entriamo in empatia con uno psicopatico, in realtà neghiamo noi stessi. Neghiamo tutte le nostre convinzioni su decenza e umanità e questo potrebbe essere molto pericoloso.