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Frasi sull'Avidità

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Ha quel che merita chi perde il proprio per arraffare l'altrui.



Il sessofemminile, se lo si lascia fare, è crudele, ambizioso e avido di potere.




Quanto più i quattrini aumentano, tanto più ne cresce la voglia.



La sete di possedere è causa di ogni male: fu per essa che accaddero tutti i fatti che il mondo chiama poco puliti.


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Molto desidera l'uomo, eppur sol di poco ha bisogno.




L'uomo che possiede una cosa poi ne vorrà due e poi tre e poi tutte le cose che ci sono sulla terra. E avrà in cambio solo la sua condanna, perché nessuno può possedere tutto il mondo.



Che differenza c'è negli affari matrimoniali tra l'essere venali e l'essereprudenti? Dov'è che finisce la saggezza e incomincia l'avidità?



Quando impari a non volere in modo disperato le cose, la vita ti arriva.



La massima parte dei reati viene commessa per avidità, non per bisogno.



Una volta l’erba voglio non cresceva neanche nel giardino del re, oggi è un’infestante.




Alcuni, durante la loro vita, s'accumulano di che vivere, senza riflettere che a tutti noi la bevanda della nascita fu versata mortale.



Cerchi di essereavido quando gli altri sono spaventati, e spaventato quando gli altri sono avidi.



Nessuno deve essereavido ma soprattutto chi è vecchio.



Il governo è come un neonato: un canale alimentare con un grande appetito a un'estremità e nessun senso di responsabilità all'altra.




Chi rincorre avidamente tesori non conosce il rispetto della legge, la soggezione e la vergogna.



L'amore per il denaro è il più grave pericolo per la moralità.



L'eccessiva ricchezza è stata causa di rovina per molti sprovveduti: è difficile infatti, nell'abbondanza, rispettare la misura.



Non essereavidi è una ricchezza, non avere la smania di comprare è una rendita.


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La Terra fornisce abbastanza per soddisfare i bisogni di ogni uomo, ma non l'avidità di ogni uomo.



L'uomoavido di potere incontra la sua rovina nel potere, l'uomo bramoso di denaro nel denaro, il sottomesso nella servitù, il gaudente nel piacere.



Tante volte mi ha fatto morire la mia avidità di agonie che mi sembra indecente abusare ancora di un cadavere dal quale non posso ricavare più niente.



Gli uomini vogliono così. Vogliono quello che non hanno e che non potranno avere. E quello che possiedono, lo disprezzano.



C’è una cosa che nel corso della storia non cambierà mai: chi ha soldi ne vuole ancora di più; non li ha mai regalati, e non lo farà mai.



Il capitalismo ha avuto vari collassi e crisi, perché è così: è ingordo, avido, mangia troppo e poi sta male.



Un uomo riceve sempre troppo dal Cielo per esserefelice e abbastanza per non esserlo.



Nella lotta tra istinti, è difficile dire se avranno il sopravvento l'avarizia o la cupidigia.



Mai l'occhio dell'avido dirà, così come non lo dicono il mare e l'inferno: mi basta.



Per coloro che bramano il potere, non c'è via di mezzo tra il vertice e il precipizio.



I gemelli assassini del successo sono l'impazienza e l'avidità.



Le persone hanno sempre pretese. Vagano in cerca di vittime da mutilare, levandogli braccia, mani fino ad arrivare al cuore.



Molti, per desiderio di avere sempre di più, perdono anche quello che hanno.



Chi vuol esser ricco in un dì, è impiccato in un anno.



L’avidità della calvizie non gli diede il tempo di conoscere il colore dei suoi capelli bianchi.



Gli umani sono interessati all'avere più che all'essere.



L'avido è sempre tirchio e, anche se ricco, morrà da pezzente.



Se è un peccatoessereavido di onore, allora sono l’anima più peccatrice di questo mondo.



Non sai che i re hanno le mani lunghe?



Chi ha conquistato la carità distribuisce ciò che possiede. Ma chi pretende di unire l'amore per il denaro alla carità si sbaglia.



Non c'è colpa maggiore che indulgere alle voglie; non c'è male maggiore che quello di non sapersi accontentare; non c'è danno maggiore che di nutrirebramosia di acquisto.



Ciò che caratterizza gli arrivisti è il fatto che non soltanto non arrivano ma non partono neppure.