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Frasi sul vegetarianesimo

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Gli animali si nutrono, l’uomo mangia e solo l’uomo intelligente sa mangiare.



L’uomo nella sua arroganza si crede un’opera grandiosa, degna di una creazione divina. Più umilmente, io credo sia più giusto considerarlo un discendente degli animali.




Coloro che uccidono gli animali e ne mangiano le carni saranno più inclini dei vegetariani a massacrare i propri simili.



Non c’è né vera compassione né vera tenerezza senza alimentazione rigorosamente vegetariana.


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L’omo e gli animali sono propio transito e condotto di cibo, sepoltura d’animali, albergo de’ morti, facendo a sé vita dell’altrui morte, guaina di corruzione.




Gli animali selvaggi non uccidono mai per divertimento. L’uomo è la sola creatura per cui la tortura e la morte dei suoi simili è spassosa in sé.



Ci si può domandare: cosa sarebbe l’uomo senza gli animali? Ma non il contrario: cosa sarebbero gli animali senza l’uomo?



Grandezza e progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali.



[Sulla carne] Non la mangerei mai, perché mi sembra veramente atroce uccidere milioni e milioni e milioni di animali… è veramente un’ecatombe ogni giorno sulla terra.



Quando penso alla carne della mia carne, chissà perché, divento subito vegetariano.




Il compito più alto di un uomo è sottrarre gli animali alla crudeltà.



Ogni carne è come l’erba e tutta la sua gloria come un fiore di campo. L’erba inaridisce, i fiori cadono, ma la parola del Signore rimane in eterno.



Mi stupisco, quando vedo gente giovane mangiare carne. Mi sembra talmente cosa d’altre epoche! La gioventù carnivora non è coi tempi, ha uno stomaco da secolo XIX, che carnivorizzò l’Europa.



Il vegetarianesimo è la mia religione, sono diventato un vegetariano stabile circa venticinque anni fa. Prima di allora provavo e riprovavo, ma erano episodi sporadici. Finalmente, a metà degli anni sessanta, ho preso la decisione. Da allora sono vegetariano.




La vita di tutti gli esseri, che siano umani, animali o altro, è preziosa e tutti hanno ugualmente diritto alla felicità. Tutte le creature che popolano il nostro pianeta, gli uccelli, gli animali selvatici… sono nostri compagni. Fanno parte del nostro mondo e noi lo condividiamo con loro.



Quasi sempre, quando spiegavo che stavo scrivendo un libro sul «perché mangiamo gli animali», i miei interlocutori davano per scontato, pur senza sapere nulla del mio punto di vista, che fosse a favore del vegetarianismo. È un presupposto rivelatore, e implica non solo che un’indagine approfondita sull’allevamento animale spinga ad abbandonare il consumo di carne, ma che la maggior parte delle persone sappia che le cose stanno così.



La scomparsa degli animali è un fatto di una gravità senza precedenti. Il loro carnefice ha invaso il paesaggio; non c’è posto che per lui. L’orrore di vedere un uomo là dove si poteva contemplare un cavallo!



L’acqua è la sostanza da cui traggono origine tutte le cose; la sua scorrevolezza spiega anche i mutamenti delle cose stesse. Questa concezione deriva dalla constatazione che animali e piante si nutrono di umidità, che gli alimenti sono ricchi di succhi e che gli esseri viventi si disseccano dopo la morte.


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Dal punto di vista etico è straziante pensare a quali sofferenze sono sottoposti gli animali, vere macchine da carne, allevati per ingrassare rapidamente, per riprodursi rapidamente in condizioni di sovraffollamento, per soddisfare la gola dell’animale uomo che si crede padrone di tutte le altre specie, quando invece è possibilissimo vivere senza carne, come la sottoscritta, vegetariana fin dalla nascita.



– Iniziamo con del manzo di grado A, lo diamo da mangiare ad altre mucche e poi le uccidiamo e serviamo il risultato spaventoso su un panino ai sette cereali. Burger al quadrato!– Mucche che mangiano altre mucche?! Ma è abominevole!– No, Lisa, tu sei vegetariana ma quelle mucche hanno fatto una scelta diversa.



Io credo che il canone biblico, e anche quello islamico, siano di orientamento vegetarianista. È dopo il diluvio universale che all’uomo viene consentito di cibarsi della carne. Perché, a un essere vivente così violento con i propri simili, sembrava troppo chiedere che si astenesse dal cibarsi di carne. È una sorta di cedimento alla brutalità dell’uomo da parte dell’istanza etica universale.



La verdura rappresenta un aiuto prezioso. Essa è in grado di prevenire la formazione dei calcoli e, se questi sono già presenti, di diminuire la frequenza delle coliche. La sostanza responsabile di questi effetti non è ancora stata identificata, ma una cosa è certa: tra i vegetariani la calcolosi colecistica è poco diffusa.



Io penso che si dovrebbero portare i bambini delle scuole a vedere cosa sono i macelli. I macelli una volta erano in città, oggi li hanno portati ben lontani dalle città e nessuno sa più cosa succede. Per i bambini la carne è un bell’involtino in cellophane che si trova nei supermercati e non sanno nemmeno le sofferenze che sono state prodotte agli animali che hanno fornito la carne.



Non sopporto più l’idea di contribuire, pur se in minima parte, alla violenza. Non mi piace l’idea di mangiare esseri che sono stati uccisi. […] La violenza è una: che sia contro un essere umano o un animale, non cambia nulla.



Credo che ogni uomo che sia sempre stato sincero nel conservare nelle migliori condizioni le proprie più alte e poetiche facoltà, sia stato particolarmente incline ad astenersi da cibo animale e da molto cibo di qualsiasi genere.



Diventare vegetariano non è meramente un gesto simbolico. Non è neanche il tentativo di isolarsi dalle sgradevoli realtà del mondo, di mantenersi puro e senza responsabilità per la crudeltà e la carneficina che ci circondano. Diventare vegetariano è il passo più concreto ed efficace che si può compiere per porre fine tanto all’inflizione di sofferenze agli animali non umani quanto alla loro uccisione.