Frasi sul Carnevale
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Frasi sul Carnevale di Oscar Wilde

Par che ognun di Carnevale a suo modo possa far; par che ora non sia male anche pazzo diventar. Viva dunque il Carnevale, che diletti ci suol dar. Carneval che tanto vale, che fa i cuori giubilar.

Festa di contestazione, di rottura, di rigenerazione sociale vissuta in un tempo ciclico di morte e di resurrezione, d’annientamento e di rinascita, il Carnevale esprime anche la voce dei gruppi sociali inferiori e l’opposizione della cultura popolare alle forme e alle immagini della cultura ufficiale.

Di tutti i posti dove il Carnevale ai tempi andati era più scatenato per danze balli canti e serenate e mimi maschere misteri e cose più lunghe di quanto possa narrare Venezia aveva il primato assoluto perla del mare al colmo della gloria nei giorni in cui inizia la mia storia.

Quell’inverno il carnevale esplose a Vienna come un’epidemia benigna e gioconda. Si ballava tutte le sere…Cadde molta neve e, nelle vie imbiancate, i vetturini portavano silenziosamente in giro le coppie d’innamorati.

Il vento rilegge il mio giornale, e domani uscire di nuovo, farmi una faccia allegra per il prossimo carnevale.

Arriva, arriva Carnevale! Con la faccia da burlone, scherza e ride a più non posso [...] Viene ballando e saltellando porta allegria, gioia ed armonia.

È arrivato il carnevale, conquistando monti e mare. È arrivato tutto matto, si è mascherato anche il mio gatto.

È Carnevale: colori nelle strade, allegria nell’anima. Balla alla vita, senti il suo ritmo. Lascia fluire e non forzare

Pulcinella ed Arlecchino, Stenterello e Meneghino, con Brighella e Pantalone, Colombina e Balanzone, fanno ridere i bambini. Viva, viva i burattini!

Carnevale vecchio e pazzo s'è venduto il materasso per comprare pane e vino tarallucci e cotechino. E mangiando a crepapelle la montagna di frittelle gli è cresciuto un gran pancione che somiglia a un pallone.

Il Carnevale è il periodo che amo di più coinvolge tutti grandi e piccini, scaccia via la monotonia portando tanta allegria!

Per fare un vestito ad arlecchino ci mise una toppa Meneghino, ne mise un'altra Pulcinella, una Gianduia, una Brighella.

Carnevale in filastrocca, con la maschera sulla bocca, con la maschera sugli occhi, con le toppe sui ginocchi.

Nel quotidiano le persone si nascondono sotto varie maschere. Nel carnevale le maschere svelano il loro vero volto.

Per quanti minuti della giornata io sono io? Per quanti altri replico una maschera, un gesto imposto da un regista che non si vede e che ignoro?

La maschera di carnevale è la fuga dalla propria storia, la libertà della propria identità tramite il travestimento.

Solo due volte all'anno le persone false possono vestirsi di se stessi facendo scivolare dal loro viso la maschera: a carnevale e halloween!