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Per cambiare la propria vita: 1. Inizia subito. 2. Fallo in modo spettacolare. 3. Non fare eccezioni.
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Se credi che sentirti male o preoccuparti a lungo cambierà un evento passato o uno futuro, significa che vieni da un altro pianeta con un diverso sistema di realtà.
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Il percorso verso l’allegria è di sedersi allegramente e di agire e parlare come se l’allegria fosse già lì.
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La lingua è il mezzo più imperfetto e costoso che sia stato mai scoperto per comunicare il pensiero.
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Mentre una parte di ciò che noi percepiamo viene dagli oggetti che ci stanno dinanzi, attraverso i nostri organi di senso, un’altra parte (ed è possibile sia la parte maggiore) proviene sempre dal nostro cervello.
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L'inferno di cui parla la teologia non è peggiore di quello che noi creiamo a noi stessi in questo mondo formando in modo in modo sbagliato il nostro carattere.
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Cambiando l'atteggiamento interno delle loro menti, gli esseri umani possono cambiare gli aspetti esteriori della loro vita.
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È il nostro atteggiamento all'inizio di un compito difficile che, più di ogni altra cosa, influenzerà il suo risultato positivo.
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Colui che rifiuta di abbracciare un'opportunitàunica perde la ricompensa tanto come se avesse provato e fallito.
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Ogni volta che una rivoluzione o un bello slancio svaniscono senza portar frutto, è peggio di un'occasione perduta; con ciò si impedisce che le emozioni future si diano lo sfogo normale.
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La nostra coscienza normale da svegli, la coscienzarazionale, come noi la chiamiamo, non è che un tipo speciale di coscienza, mentre su tutto, separati da essa dal più cinematografico degli schermi, si nascondono forme potenziali di coscienza interamente diverse.
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Se i giovani non potessero fare altro che realizzare quanto presto diventano dei semplici fasci di abitudini che camminano, presterebbero maggiore attenzione alla loro condotta mentre sono in uno stato plastico. Noi stiamo staccandoci dai nostri stessi destini, buoni o cattivi, e non saremo mai incompleti.
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Criticare è valutare, impadronirsi, prendere possesso intellettuale, insomma stabilire un rapporto con la cosa criticata e farla propria.