Temi

Frasi sulla Delusione
Frasi sul Rispetto
Frasi sulla Falsa Amicizia
Frasi sulla Tristezza
Frasi sull’opportunismo
Frasi sulla Cattiveria
Frasi sulla Calunnia
Frasi sugli Abbracci
Frasi sulla delusione d’amore
Frasi sulla Sincerità
Frasi sull'Indifferenza
Frasi sui Figli
Frasi sul tradimento
Frasi sulle persone Negative
Frasi sul Comportamento
Frasi sulle Persone False
Frasi sul Silenzio
Frasi sulla Dignità
Frasi sull'Egoismo
Frasi sulla Pazienza
Autori
×

Frasi di Giacomo Leopardi

Frases de Giacomo Leopardi

0

  • Chi sa ridere è padrone del mondo.


  • È cosa indubitata che i giovani soffrono più che i vecchi e sentono molto più di questi il peso della vita in questa impossibilità di adoperare sufficientemente la forza vitale.


  • I migliori momenti dell’amore sono quelli di una quieta e dolce malinconia dove tu piangi e non sai di che, e quasi ti rassegni riposatamente a una sventura e non sai quale. In quel riposo la tua anima meno agitata, è quasi piena, e quasi gusta la felicità.


  • I momenti migliori dell’amore sono quelli di una quieta e dolce malinconia, dove tu piangi e non sai di che.


  • L’uomo è infelice perché incontentabile.


  • La felicità consiste nell’ignoranza del vero.


  • Il piacere è sempre o passato o futuro, e non è mai presente.


  • L’immaginazione è la prima fonte della felicità umana.


  • I momenti migliori dell’amore sono quelli di una quieta e dolce malinconia, dove tu piangi e non sai di che.


  • È curioso vedere che gli uomini di molto merito hanno sempre le maniere semplici, e che sempre le maniere semplici sono state prese per indizio di poco merito.


  • La vita umana, per modo di dire, e composta e intessuta, parte di dolore, parte di noia; dall’una delle quali passioni non ha riposo se non cadendo nell’altra.


  • Il più solido piacere di questa vita è il piacere vano delle illusioni.


  • I fanciulli trovano tutto nel nulla, gli uomini il nulla nel tutto.


  • Il mezzo più efficace di ottener fama è quello di far creder al mondo di esser già famoso.


  • L’unico modo per non far conoscere agli altri i propri limiti, è di non oltrepassarli mai.


  • Il maligno dice male dé buoni, lo stolto or dé buoni, or dé malvagi, il saggio di nessuno mai.


  • Ma non è cosa in terra che ti somigli; e s’anco pari alcuna ti fosse al volto, agli atti, alla favella, sarìa, così conforme, assai men bella.


  • Che fai tu, luna, in ciel? Dimmi, che fai, silenziosa luna?


  • L’animo umano è sempre ingannato nelle sue speranze, e sempre ingannabile: sempre deluso dalla speranza medesima, e sempre capace di esserlo: aperto non solo, ma posseduto dalla speranza nell’atto stesso dell’ultima disperazione.


  • La vita e l'assoluta mancanza d'illusione, e quindi di speranza, sono cose contraddittorie.


  • Diventiamo ridicoli solo quando vogliamo apparire ciò che non siamo.


  • I momenti migliori dell’amore sono quelli di una quieta e dolce malinconia, dove tu piangi e non sai di che.


  • La vita e l'assoluta mancanza d'illusione, e quindi di speranza, sono cose contraddittorie.


  • I timidi non hanno meno amor proprio che gli arroganti; anzi più, o vogliamo dire più sensitivo; e perciò temono: e si guardano di non pungere gli altri, non per istima che ne’ facciano maggiore che gl’insolenti e gli arditi, ma per evitare d’esser punti essi, atteso l’estremo dolore che ricevono da ogni puntura.


  • L’uomo è quasi sempre tanto malvagio quanto gli bisogna. Se si conduce dirittamente, si può giudicare che la malvagità non gli è necessaria. Ho visto persone di costumi dolcissimi, innocentissimi, commettere azioni delle più atroci, per fuggire qualche danno grave, non evitabile in altra guisa.


  • Chi più si ama meno può amare.


  • Nell’universale miseria della condizione umana, e nell’infinita vanità di ogni suo diletto e vantaggio, la gloria è giudicata dalla miglior parte degli uomini il maggior bene che sia concesso ai mortali, e il più degno oggetto che questi possano proporre alle cure e alle azioni loro.


  • La gloria degli scrittori, non solo, come tutti i beni degli uomini, riesce più grata da lungi che da vicino, ma non è mai, si può dire, presente a chi la possiede, e non si ritrova in nessun luogo.


  • I momenti migliori dell’amore sono quelli di una quieta e dolce malinconia, dove tu piangi e non sai di che.


  • Tutto ciò che è finito, tutto ciò che è ultimo, desta sempre naturalmente nell’uomo un sentimento di dolore, e di malinconia.


  • Chi ha il coraggio di ridere, è padrone del mondo.


  • La natura ci destinò per medicina di tutti i mali la morte.


  • Delle grandi cose che vedo non provo il minimo piacere perché so che sono meravigliose, ma non lo sento.


  • D’in su la vetta della torre antica, passero solitario, alla campagna cantando vai finché non more il giorno; ed erra l’armonia per questa valle.


  • Il fare è il miglior modo d’imparare.


  • I mariti, se vogliono viver tranquilli, è necessario che credano le mogli fedeli, ciascuno la sua; e così fanno; anche quando la metà del mondo sa che il vero e tutt’altro.


  • Il forse è la parola più bella del vocabolario italiano, perché apre delle possibilità, non certezze… Perché non cerca la fine, ma va verso l’infinito.


  • Sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perché ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina.


  • Diman tristezza e noia recheran l’ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.


  • Chiunque nel pericolo in cui non v’è nulla a fare, comparisce diverso da quel ch’ei suole, qualunque ei soglia essere, e qual ch’ei divenga, e quanta che sia questa diversità, non è coraggioso, o in quel caso non ha vero coraggio.