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Delle opere umane, il linguaggio è la più grande: un tappeto in cui l’intero mondo è intessuto e disegnato.
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Tra i monumenti della città ideale non dovrebbe mancare quello che il lettore ignoto ha dedicato all’autore senza nome come segno di gratitudine per il genio che gli venne in aiuto nella sua ricerca di una seconda e più leggera esistenza.
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In fondo tirannide e libertà non possono essere considerate separatamente, anche se dal punto di vista temporale l’una succede all’altra. È giusto dire che la tirannide rimuove e annienta la libertà ‐ anche se non si deve dimenticare che la tirannide è possibile soltanto se la libertà è stata addomesticata e ormai ridotta a vuoto concetto.
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Nel clima della tirannide, l’umorismo, come tutte le altre manifestazioni che accompagnano la libertà, viene meno. Tanto più sarà caustica la battuta di colui che per essa è disposto a rischiare la pelle.
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Ogni conoscenza non è altro se non coscienza del proprio corpo nel senso più alto. La frase più celebre di Cartesio si può intendere così: «Io penso così come sono».
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Se un fratello sta davanti alla porta e bussa, uno lo accoglie a braccia aperte, senza chiedere quanto gli verrà a costare.
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Il semplice consenso non basta alle dittature: per vivere esse hanno bisogno altresì di incutere odio e, per conseguenza, di seminare il terrore.
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Le dittature non sono soltanto pericolose, sono esse stesse sempre inpericolo poiché l’uso brutale della forza suscita ovunque ostilità.
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La resistenza richiede grandisacrifici: il che spiega anche perché la maggior parte delle persone scelga la costrizione.
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Il motto del Ribelle è: «Hic et nunc» – essendo il Ribelleuomo d’azione, azione libera e indipendente.