Frasi sulle Disgrazie
I mali son meno dannosi alla felicità che la noia.
Non sono le catastrofi, gli assassini, le morti, le malattie e l'età che ci uccidono, è il modo in cui le persone guardano e ridono, e salgono sugli omnibus.
Colui che è veramente colpito dalla mala sorte non si deve aspettare alcuna partecipazione da parte del suo prossimo. Le disgrazie vere fanno scappare la gente.
Abbiamo l'abitudine di parlare come se le tragedie si svolgessero nel vuoto: ma chi le condiziona è lo sfondo.
Imperturbabile. Dotato di grande forzamorale per sopportare le sciagure che affliggono un altro.
Mi hanno vaccinato contro la polio e gli orecchioni. Mi hanno vaccinato contro la varicella, la tosse canina e il morbillo. Poi sono caduto dalle scale.
Nella disgrazia bisogna rispettare coloro che si sono rispettati nella grandezza.
Nelle disgrazie gli uomini invecchiano presto.
Qual è la massima sciagura per un uomo? Un altro uomo.
Quando ti sta per succedere qualcosa di brutto, non dovrebbe esserci una notte prima.
Nella vita può capitare una disgrazia, ma c’è sempre una persona cara che ti è vicina. Nel matrimonio le due cose coincidono.
La vita si divide tra l'orribile e il deprimente.
La personaprudente sa prevenire il male e la persona coraggiosa lo sopporta senza lamentarsi.
La tragedia è quando mi taglio un dito. La commedia è quando cadi in una fogna aperta e muori.
Incidente: una situazione in cui la presenza di spirito è utile, ma l'assenza di corpo più utile ancora.
È meglio sopportare i mali che abbiamo piuttosto che prenderne altri che non conosciamo.
La moderazione e la medicina nella disgrazia.
I mali incerti sono quelli che ci tormentano di più.
Non c’è nulla di più gravoso che starsene fermi e inattivi quando si sentono raccontare terribili disgrazie altrui.
Il dolore e la sventura sembrano il modo migliore perché il mondo si prenda cura di te e ti voglia bene.
Un amico è una persona su cui possiamo fareaffidamento. Un amico ci resta vicino anche nella disgrazia e nella colpa.
Le disgrazie cercano e trovano il disgraziato anche se si nasconde nell'angolo più remoto della terra.
La sventura è la nostra più grande maestra e la nostra migliore amica. È lei che c'insegna il senso della vita.
Le disgrazie e le gioie sono sempre dietro l’angolo.
È buona cosa apprendere la cautela dalle sventure altrui.
La calamità è spesso scuola di virtù.
Si conoscono le buone fonti nella siccità e i buoni amici nelle sventure.
Nessuna disgrazia è più facile da sopportare della disgrazia del vicino.
Un uomo di 70 anni non deve temere più la morte, né deve più lagnarsi delle sciagure della vita.
Non soltanto le nostre colpe, ma anche le nostre più involontarie sventure tendono a corrompere la nostra morale.
Ogni male non viene per nuocere.
Dopo una disgrazia il ricordo è un'altra disgrazia.
Santi si può diventare soltanto attraverso la sventura; perciò i santi antichi si precipitavano da sé nella sventura.
Una delle più grandiconsolazione dello sperimentare qualcosa di spiacevole è la consapevolezza che uno può comunicarlo.
Dichiararsi felici equivale ad attirarsi le disgrazie.
Piangere sul latte versato serve ad aumentare il liquido da raccogliere per terra.
Niente è più facile che sopportare con forza d'animo le sventure altrui.
Le disgrazie sono la salsa di questa pessima pietanza che è la vita.
Essere biasimati nella disgrazia è peggio della disgrazia stessa.
Le disgrazie degli altri ci impressionano tanto perché potrebbero capitare anche a noi.
