Frasi sulla Vendetta
La vendetta è la soluzione a un'ingiustizia? La vendetta è associata a sentimenti come tristezza, rabbia e odio e non è mai bene lasciare che questi sentimenti ci consumino. Nelle frasi di vendetta troverai riflessioni che ti mostrano che la vendetta non è la strada giusta per te e che la vita si occuperà di darti pace e mettere ognuno al suo posto. Coltiva l'amore e non la rabbia. Siate felici!
Frasi sulla Vendetta di Baltasar Gracián, Friedrich Nietzsche, Cesare Pavese
È la natura stessa della vendetta, che percepisce il tempo al contrario: più ne passa e più il desiderio aumenta.
La più grande vendetta è la felicità: niente manda in bestia le persone più che vederti fare una fottuta bella risata.
La miglior vendetta? La felicità. Non c’è niente che faccia più impazzire la gente che vederti felice.
Di certo, nel vendicarsi, un uomo è soltanto pari al suo nemico, ma ignorandolo gli è superiore poiché perdonare è da principe.
La vendetta non è mai una strada dritta. È una foresta. E in una foresta è facile smarrirsi. Non sai dove sei, né da dove sei partito.
La vendetta è come un veleno che ti invade tutto, senza che tu te ne accorga ti trasforma in un essere spregevole.
La sete di vendetta prosciuga l'anima, la brucia e la consuma, e attraverso lo spesso strato di cenere non riuscirà mai più a germogliare nulla.
Se si passa il tempo sperando che qualcuno soffra le conseguenze di quello che ha fatto al tuo cuore, allora si sta permettendo a questa persona di farti male una seconda volta.
Il paradosso del sentimento di vendetta è che ti rende dipendente da chi ti ha fatto del male, facendoti credere che ti libererai dal dolore solo quando farai soffrire i tuoi persecutori.
La vendetta è una specie di giustizia primitiva alla quale, quanto più la natura umana ricorre, tanto più la legge dovrebbe mettere fine.
La vendetta è in qualche modo una giustizia istintiva che proviene dagli dèi primitivi dell'inconscio. Essa mira a ristabilire un'uguaglianza basata sulla sofferenza inflitta in modo reciproco.
Impara a giocare la carta dell’indifferenza. È la più scaltra delle vendette. Non c’è vendetta che valga quanto l’oblio, giacché esso basta a seppellire il nemico nella polvere della sua nullità.
La vendetta, una volta compiuta, spesso tormenta poi l’anima, e diventa pena la gioia che s’è provata per il male che s’è fatto al nemico.
Se intraprendi il percorso della vendetta, inizia a scavare due tombe: una per il tuo nemico, e una per te.
La passione della vendetta è talmente radicata in profondità, da essere sicuramente presente in tutti gli uomini. Eppure questo assunto è smentito dai fatti. Per quanto diffusa, essa presenta notevoli differenze di intensità, e in certe culture e individui sembra limitarsi a tracce minime.
Non sono l’unico che non vuole vendetta. Quasi tutte le persone che erano in carcere con me non volevano vendetta, perché non c’è tempo per fare qualcosa che non sia provare a salvare la tua gente.
Lo so che la vendetta è una cosa deplorevole e brutta, ma non vedo perché non dovrei ripagare con la stessa moneta chi mi ha fatto un torto. Proprio quando se n’è dimenticato, gli tolgo la sedia da sotto il sedere, a volte anche dieci anni dopo.