Frasi sulla Tristezza
A volte non siamo uccisi da qualcosa di materiale, neanche dalle malattie. Siamo uccisi dalla miseria, dalla tirannia, dal bisogno, eppure continuiamo a camminare e vivere, pur essendo già morti.
La tristezza è un sentimento che tutti abbiamo sperimentato almeno una volta nella vita. La tristezza può essere provocata da una lotta, da una perdita, da un fallimento oppure semplicemente dalla noia. Può anche essere il prodotto di una reazione ai pensieri e alle emozioni più profonde. La tristezza è in parte un'emozione positiva o normale, poiché può servire come segnale di allarme che ci aiuta a prendere consapevolezza di qualcosa di importante. Tuttavia, quando dura troppo a lungo, la tristezza può diventare insidiosa e interferire con le nostre relazioni, il nostro lavoro o il nostro benessere generale. Ecco perché è importante affrontare la tristezza e imparare ad andare avanti.
Alla fine le persone di me si dimenticano, non sono il genere di persona di cui gli altri si ricordano.
Ti porterò sempre con me, chiusa dentro a una mia poesia, colorata di te, porterò i tuoi occhi sopra al cielo, per guardarti ogni istante, e quando si fa notte ad una stella che si accende, il mio cuore batterà di te. Porterò i tuoi sorrisi agli angeli d'amore, chiederò di non farla piangere mai, nemmeno per me, quanti bei ricordi ci sono nel passato, ma la vita va così, ti porterò sempre con me.
Passerà anche questa volta. Ma non chiederti come. Passerà , esattamente come le altre. Ma ricordati che, ogni volta, qualcosa di te muore per sempre.
E poi apri gli occhi e ti rendi conto che nella vita reale non si dicono le frasi dei film, che nessuno attraversa un oceano per abbracciarti quando avrai freddo, che le storie d'amore esistono solo nelle canzoni, che sarà sempre più facile perdonare che dimenticare, e che le cose non tornano ad essere le stesse. Che tu, purtroppo, non sei più una bambina.
Ci sono giorni che passano con un sorriso e ci sono attimi che vuoi solo piangere e sai il perché. Succede e nulla ti ferma più.
Non troverai mai vera pace, se i vecchi e antichi ricordi ardono vivi come la brace, in quel dolore che non fu fugace.
A chi regalerò i miei giorni quando non ci sarai più? A che mi serviranno il tempo e le promesse, il mare, le tempeste il cielo ed il suo blu. Se non ascolterai con me l'alba e le sue poesie, gli oceani, le idee, l'amore scritto mai. Che ne sarà di me, di te, di noi. Del bacio che mi hai dato, del sogno mai sognato, del silenzioso addio che non ti ho dato mai.
Chi riempirà questo vuoto? Chi scaverà nel suo cuore per riempire un buco altrui? Chi è così folle in questo mondo sano?
Le nostre strade si stanno sgretolando. Scappa, fuggi lontano, prima che il terreno sparisca e resti solo polvere.
Non riesco a godermi la felicità nemmeno quando mi si presenta davanti. Mi potrebbe venire addosso o sbattermi addosso al muro e io sarei impassibile. Come faccio a vivere con questo peso nel cuore?
Lui si era perso tra quelle vie così strette e tortuose del destino. Custodendo nelle crepe del suo cuore, ciò che era rimasto di un sogno. E si rese conto, che la distanza tra paradiso ed inferno, non era poi così lunga. Fu un attimo, solo il tempo che quell'unica parola, che non avrebbe mai voluto udire, raggiungesse il suo cuore. Addio.
Volerei da te, quella stanza profumava di noi, come sei riuscito a fuggire da quel profumo? Ma dovevamo perderci per ritrovarci, per ricomporre le nostre ossa, che sono così piene di noi e che fanno male adesso. Se ti sentirai sfiorare sarò sempre io, con la mia fragilità , che ti ha dato la forza di andare. Grazie, perché io non ti avrei mai lasciato anche se con te ogni giorno moriva un pezzo di me. Ti amo ancora.
Ti ritrovo nei pensieri di ogni mio giorno e nei sogni di qualche notte. Si potrebbero fondere questi due ingredienti per concretizzarti nuovamente?
Era delusa dalla vita perché era stata troppo dura con lei. Era delusa dalla gente perché, chi prima, chi dopo, avevano approfittato della sua generosità per poi sparire. Era delusa dai sentimenti, perché, con il passare del tempo, li aveva visti cambiare e svanire. Non era acida, cattiva o stronza. Era soltanto una donna ferita, con le sue consapevolezze ed i suoi timori.
Mi era rimasta addosso una strana malinconia. Mi sono stretta al mio corpo solitario e, passo dopo passo, diventavo sempre più triste. Sapevo il motivo, il motivo di quella tristezza. Avevo voglia d'amore anch'io, di carezze furtive, di un cuore in subbuglio.
Chissà quali storie vorrà narrare di volta in volta il vento di scirocco. Di certo storie tristi, visto che il mio corpo costantemente piange.
Si piange sempre per qualcosa, si piange sempre per qualcun altro. Difficilmente si piange per se stessi.
Sono giorni in cui non ci si sente accordati. Sì, non si è in accordo. Sono quelle giornate uggiose in cui il grigio sembra volgere verso la luce del sole, eppure, non accade; rimane un grigio che è stasi, fors'anche un po' malinconia. Sono giorni in cui si sta davanti alla finestra in attesa.