Frasi sulla Timidezza
La timidezza è qualcosa che può riguardarci tutti e qui abbiamo messo insieme una serie di frasi per esprimere quella sensazione.
Frasi sulla Timidezza di Roberto Gervaso, Jane Austen, Ralph Waldo Emerson
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Fa ciò che senti giusto nel tuo cuore, poiché verrai criticato comunque. Sarai dannato se lo fai, dannato se non lo fai.
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Non vorrei mai offendere nessuno, ma sono così stupidamente timida che spesso sembro fredda e indifferente, quando invece sono solo trattenuta dalla mia naturale goffaggine.
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Così tante persone sono chiuse dentro di sé come scatole, eppure si aprirebbero, in modo piuttosto meraviglioso, se solo tu ti interessassi a loro.
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Non siate troppo timidi e schizzinosi a proposito delle vostre azioni. Tutta la vita è un esperimento. E più esperimenti fate e meglio è.
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Ero l’essere umano più timido mai inventato, ma dentro di me c’era un leone che non sarebbe rimasto in silenzio.
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Non perdere coraggio nel considerare le tue imperfezioni, ma dedicati a corregerle, e ogni giorno ricomincia il tuo compito.
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La timidezza, fonte inesauribile di disgrazie nella vita pratica, è la causa diretta, anzi unica, di ogni ricchezza interiore.
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Il modo per superare la timidezza è diventare così assorto in qualcosa che da dimenticare di avere paura.
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Il momento della crisi è arrivato e devo affrontarlo. Le mie vecchie paure, la mia diffidenza, la mia timidezza, il mio senso disperato di inferiorità, ora devono essere conquistati e messi da parte. Se fallisco adesso, fallirò per sempre.
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Il mio male peggiore è di non riuscire mai a dimenticare la mia presenza metafisica nella vita. Di qui, la timidezza trascendentale che terrorizza tutti i miei gesti, che toglie a tutte le mie frasi la linfa della semplicità, dell’emozione diretta.
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La timidezza è un meccanismo di difesa contro il pericolo di venir respinti nell’incontro, di venir svalutati dal rifiuto.
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La timidezza possiede una strana componente di narcisismo, una convinzione che come appariamo e come agiamo sia davvero importante per gli altri.
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I timidi non hanno meno amor proprio che gli arroganti; anzi più, o vogliamo dire più sensitivo; e perciò temono: e si guardano di non pungere gli altri, non per istima che ne’ facciano maggiore che gl’insolenti e gli arditi, ma per evitare d’esser punti essi, atteso l’estremo dolore che ricevono da ogni puntura.
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La timidezza è stata il flagello di tutta la mia vita; pareva ottenebrarmi persino i sensi, legarmi la lingua, annebbiarmi i pensieri, sconvolgere la mia espressione. Ero meno soggetto a tali manchevolezze dinanzi alle persone d’ingegno che non dinanzi agli sciocchi, poiché speravo che quelli mi capissero, e questo mi rassicurava.
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