Frasi sulla ricchezza
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Frasi sulla ricchezza di Lucio Anneo Seneca, Arturo Graf
Se hai un milione di dollari e non vivi nella gratitudine sei una persona davvero povera. Se hai davvero poco ma sei grato di ciò che hai, sei realmente ricco.
Lasciate che vi dica una cosa. Non c’è nobiltà nella povertà. Sono stato un uomo povero, e sono stato un uomo ricco. E scelgo di essere ricco tutta la vita, dannazione!
Mi domandi quale sia la giusta misura della ricchezza? Primo avere il necessario, secondo quanto basta.
La timidezza, fonte inesauribile di disgrazie nella vita pratica, è la causa diretta, anzi unica, di ogni ricchezza interiore.
Non c’è altra ricchezza che la vita. La vita che include tutte le forze dell’amore, della gioia e dell’ammirazione.
Vale milioni di volte di più la vita di un solo essere umano che tutte le proprietà dell’uomo più ricco della terra.
E’ facile avere dei principi quando sei ricco. La cosa importante è avere dei principi quando sei povero.
L’uomo molto ricco deve parlare sempre di poesia o di musica ed esprimere pensieri elevati, cercando di mettere a disagio le persone che vorrebbero ammirarlo per la sua ricchezza soltanto.
Ogni giorno di più mi convinco che lo sperpero della nostra esistenza risiede nell’amore che non abbiamo donato. L’amore che doniamo è la sola ricchezza che conserveremo per l’eternità.
L’uomo con un mal di denti pensa che sia felice chiunque abbia dei denti sani. L’uomo povero fa lo stesso errore nei confronti dell’uomo ricco.
La ricchezza può essere buon condimento nel banchetto della vita; ma tristo quel commensale cui essa sia tutt’insieme condimento e vivanda.
Tu credi che ti voglia sposare per i tuoi otto milioni di dollari di dote? Come ti sbagli! Se tu ne avessi nove milioni ti sposerei lo stesso.
Il capitalismo è un’ingiusta ripartizione della ricchezza. Il comunismo è una giusta distribuzione della miseria.
Di là da certo segno, la ricchezza e la povertà hanno comune questa maledizione, che fanno dell’uomo uno schiavo.
Nella corsa alla ricchezza, agli onori e all’ascesa sociale, ognuno può correre con tutte le proprie forze, per superare tutti gli altri concorrenti. Ma se si facesse strada a gomitate o spingesse per terra uno dei suoi avversari, l’indulgenza degli spettatori avrebbe termine del tutto.