Frasi sulla Ribellione
Io e te non saremo come loro sono e ci vogliono, non passeremo la vita a dire grazie e prego, facendo dell'aiuto una forma d'investimento per poter domani vantare un credito.
Noi martiri del rock ‘n’ rollelementi turbolentinoi cantiamo il si salvi chi puòper sbadati e dissidenti.
Sono felice del fatto che in quasi tutte le città ci sia un parco per andare con lo skateboard, ma questo sport ha sempre avuto una connotazione ribelle e clandestina perché è individuale.
Cercare di opprimere il popolo italiano è l'errore più grave che possa commettere qualsiasi oppressore.Appena vengono a mancare democrazia e diritto, l'Italia ritorna impero.
I popoli ben governati e contenti non insorgono. Le insurrezioni, le rivoluzioni, sono la risorsa degli oppressi e degli schiavi e chi le fa nascere sono i tiranni.
Non mi piego alle leggi di mercato nemmeno come regista e perciò sono costretto a produrre e a distribuire da solo i miei film.
Le differenze ideologiche, per coloro che lottano contro l’oppressione, sono un lusso che non ci si può permettere.
Un governo che usa la forza per mantenere il potere insegna agli oppressi a difendersi con la forza.
In Italia contro l'arbitrio che viene dall'alto non si è trovato altro rimedio che la disobbedienza che viene dal basso.
L’artista implicitamente si propone di rovesciare i valori costituiti, fare del caos che lo circonda un suo ordine, seminarelotta e fermento.
Il fine giustifica i mezzi? È possibile. Ma chi giustificherà il fine? A questa domanda che il pensiero lascia in sospeso, la rivolta risponde: i mezzi.
Il writing è l’opera d’arte più onesta, perché chi la fa non la sfrutta. Non ha la perversione del mercato. È uno sparosociale che colpisce al nocciolo.
I piccoli (o grandi) gesti di libertà o di disobbedienza sono atti di arbitrio, piccoli gesti di quotidiana anarchia, licenze e abusi che non preoccupano chi detiene il potere.
In certi casi alla stretta d’un ragionamento ineccepibile non si può rispondere che con una bastonata.
L'obiettore e il ribelle che alza la sua voce contro quelle che ritiene le ingiustizie del presente e gli errori del passato è quello che fa andare avanti il mondo.
Il male peggiore nella sofferenza non è il dolore, ma la ribellione, la lotta interiore che la accompagna.
Il motto del Ribelle è: «Hic et nunc» – essendo il Ribelleuomo d’azione, azione libera e indipendente.
La nave della democrazia, che ha resistito a tutte le tempeste, può affondare a causa dell'ammutinamento di quelli che vi sono a bordo.
I graffiti sono stati utilizzati per dare inizio a rivoluzioni, fermare le guerre, e in generale sono la voce delle persone che non sono ascoltate.
L'anarchico, oltre ad essere il più grande ribelle ha pure il vanto di essere un Re. Il Re di sé stesso s'intende!
Ogni scrittore o scrittrice di valore sa che tutta la scrittura, in un modo o nell'altro, è sovversiva, è una guerriglia contro lo status quo.