Frasi sulla Gloria
La via più breve per arrivare alla gloria sarebbe fare per coscienza quello che facciamo per la gloria.
Non è coraggio senza pazienza, non è gioia senza fatica, non è forza senza dolcezza, senza umiltà non è gloria.
Osa cose straordinarie, trionfa in gloria, anche se screziato dall’insuccesso, piuttosto che schierarti tra i poveri di spirito che non provano grandi gioie né grandi dolori, perché vivono nell’indistinto crepuscolo che non conosce vittorie e sconfitte.
L’errore peggiore è pensare che quello che conta più di tutto in una partita sia vincere. Niente affatto. Quello che conta è la gloria. È giocare con stile, con bellezza, è andare in campo e travolgere l’avversario, non aspettare che sia l’avversario a farsi avanti e così morire di noia.
Nell’universale miseria della condizione umana, e nell’infinita vanità di ogni suo diletto e vantaggio, la gloria è giudicata dalla miglior parte degli uomini il maggior bene che sia concesso ai mortali, e il più degno oggetto che questi possano proporre alle cure e alle azioni loro.
La gloria degli scrittori, non solo, come tutti i beni degli uomini, riesce più grata da lungi che da vicino, ma non è mai, si può dire, presente a chi la possiede, e non si ritrova in nessun luogo.
Quanti addendi di crimini, di miseria, di schiavitù, occorrono per formare quel totale che si chiama la gloria.
È facile passare dall’applauso alla gogna, dalla gloria all’insulto. Anche per la persona più nobile e innocente, basta uno schizzo di fango e subito c’è gente che incomincia a trovarle difetti, a scoprire errori, colpe che vengono ingigantite.
La vera gloria mette radice, anzi si estende, mentre tutte le false pretese cadono come fiori: una finzione non può durare.
Ho eretto un monumento più duraturo del bronzo e più alto delle regali piramidi, che né la pioggia corrosiva né il vento impetuoso potranno distruggere, né l’innumerevole serie degli anni e lo scorrere veloce del tempo. Non morrò completamente, e la gran parte di me sfuggirà alla tomba.
Non preoccuparti del fatto che la gente non ti conosce. Preoccupati piuttosto del fatto che forse non meriti di essere conosciuto.
La gloria di colui che tutto move per l’universo penetra, e risplende in una parte più e meno altrove.