Frasi sulla coscienza
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Frasi sulla coscienza di Arthur Schopenhauer, Karl Marx, Henry Miller, Deepak Chopra
Forse una semplice coscienza, per quanto tenue, presuppone una coscienza riflessiva, per quanto debole.
Non c’è nulla di più ammaliante per l’uomo che la libertà della propria coscienza: ma non c’è nulla, del pari, di più tormentoso.
Se hai creato una macchina cosciente, non si tratta della storia dell’uomo: questa è la storia degli dei.
Attraverso la consapevolezza di sé ci si rende conto che la guarigione è una delle forze più potenti che sostengono la vita.
La coscienza è quella vocina interiore che ci avverte, quando meno ce lo aspettiamo, che qualcuno ci sta guardando.
La coscienza è un cane randagio che non ci impedisce di passare ma a cui non possiamo impedire di abbaiare.
Quando siete autoconsapevoli, assumete un atteggiamento critico verso ciò che state facendo e vi chiedete: che cosa significa questo per me?
Il primo passo verso il cambiamento è la consapevolezza. Il secondo passo è l'accettazione. Il terzo passo è l'azione.
Non c’è nessun testimone così terribile, nessun accusatore così implacabile come la coscienza che abita nel cuore di ogni uomo.
Essere consapevoli di ciò che si prova dentro di sé, senza sentirsi sbagliati, è il passo fondamentale per essere padroni di se stessi.
Non è la coscienza degli uomini che determina la loro vita, ma le condizioni della loro vita che ne determinano la coscienza.
L’attività del percepire (dell'”avere coscienza di”) si estende senza eccezione ad ogni realtà, poiché non può darsi esistenza di alcunché nell’universo che non sia oggetto di coscienza.
La coscienza è una caratteristica fondamentale dell’universo piuttosto che l’emergenza da elementi più semplici.
La coscienza è un cane che non ci impedisce il transito, però noi non possiamo impedirgli di abbaiare.
Di notte, quando sono a letto, nel buio della mia camera, sento due occhi che mi fissano, mi scrutano, mi interrogano, sono gli occhi della mia coscienza.
La libertà di coscienza è un diritto naturale e chi la vuole avere deve anche darla. Ogni setta dice: Oh, datemi la libertà. Ma se voi gliela date, e se ne ha il potere, essa non vorrà concederla a nessun altro.
Sono lieto di non avere una di quelle coscienze che si devono sempre incoraggiare come un cucciolo malato.
Guai a sognare: il momento di coscienza che accompagna il risveglio è la sofferenza più acuta. Ma non ci capita sovente, e non sono lunghi sogni: noi non siamo che bestie stanche.
È una battaglia vecchia come il tempo – il ruggito della folla da un lato e la voce della tua coscienza dall’altro.
La coscienza ci fa scoprire a denunciare, o accusare noi di noi stessi, e in mancanza di testimoni, si pronuncia contro noi stessi.