Frasi sull’Esultanza
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Frasi sull’Esultanza di Publilio Siro, Albert Einstein, Hermann Hesse
La maggior parte delle gioie dell’uomo non sono che una mera disposizione a gioire, però lui è portato a scambiare per fini raggiunti i mezzi raggiunti.
Chi ha molta gioia deve essere un buon uomo: ma forse non il più intelligente, benché ottenga proprio quello che il più intelligente cerca di raggiungere con tutta la sua intelligenza.
Proprio la cosa più piccola, più sommessa, più lieve, il fruscìo di una lucertola, un soffio, un guizzo, uno sbatter di occhi. Di poco è fatta la miglior felicità .
L’unico dettame della ragione consiste nel concatenare il maggior numero di gioie passive col maggior numero di gioie attive.
Tre cose occorrono per essere felici: essere imbecilli, essere egoisti e avere una buona salute; ma se vi manca la prima, tutto è perduto.
Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino; di cos’altro necessita un uomo per essere felice?
In teoria vi è una perfetta possibilità di felicità : credere all’indistruttibile in noi e non aspirare a raggiungerlo.
Gli esseri felici sono pacati e tranquilli. Portano dentro di sè il loro cuore come se fosse un bicchiere pieno che il minimo movimento può far traboccare o rompere.
Ci sono momenti come questo in cui riesco a sentirmi felice. Voglio che rimanga tutto così per sempre. Anche se so che per sempre non esiste.
La vera felicità è impossibile senza la solitudine. Probabilmente l’angelo caduto tradì dio perchè desiderava la solitudine, che gli angeli non conoscono.
Di lunga durata non c’è nulla al mondo, e anche la gioia, nell’istante che vien dietro al primo, non è già più tanto viva.
La vera felicità è come il radio. È una forma di amore che diviene tanto più piena quanto più viene rivolta verso gli altri; per questo la felicità è alla portata di tutti, anche del più povero.
Deve fare tutto il possibile per non perderla e, se ci riesce, la sua vita sarà il ritratto della felicità .
La felicità è uno stato di grazia irraggiungibile che forse non esiste nella realtà terrena. È un qualche cosa a cui si tende, ma che non si riesce mai a raggiungere.
Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa, soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
L’uomo che fa tutto ciò che porta alla felicità dipende da se stesso, e non dagli altri uomini, ha adottato il miglior piano per vivere felicemente. Questo è l’uomo di moderazione, l’uomo saggio e dal carattere virile.
La gioia data dai figli non può compensare le altre gioie, per non dire poi che una gioia gravata dall’obbligo di supplire ad altre gioie diventa presto una gioia troppo stanca.
Solo diventando consapevoli del nostro ruolo nella vita, per quanto piccolo, saremo felici. Solo allora potremo vivere in pace e morire in pace, perché soltanto questo dà senso alla vita e alla morte.
La felicità son tutti quegli incontri, brevi o meno, che ti danno un’emozione. E’ tutto questo che fa la vita.
L’inquinamento atmosferico è nei limiti della norma. C’è biossido per tutti. Invece non c’è felicità per tutti.
Con la gioia tutti i doveri diventano più tollerabili e anche piacevoli: è come un po’ di olio che entra negli ingranaggi della macchina.