Frasi sul Mondo
Non m’importava che cosa fosse il mondo. Volevo soltanto sapere come viverci. Forse, se scoprivi come viverci, imparavi anche che cos’era.
Il mondo non è comprensibile, ma è abbracciabile.
Prima del nostro arrivo niente mancava al mondo; dopo la nostra partenza, niente gli mancherà.
Il mondo possiede un’Anima, e chi riesce a comprendere quest’Anima riuscirà a comprendere il linguaggio delle cose.
La cosa ammirabile è che l’uomo continua a combattere e a creare bellezza in mezzo a un mondo barbaro e ostile.
Il mondo non è stato creato una volta, ma tutte le volte che è sopravvenuto un artista originale.
Più che per la violenza, soffro per il silenzio del mondo.
Questo mondo, oltre a essere privo di logica, manca anche di cuore.
Il mondo è come un tavolo da gioco predisposto in modo tale che tutti quelli che entrano nel casinò devono giocare e tutti a lungo andare devono perdere, chi più chi meno, anche se di quando in quando possono realizzare una vincita provvisoria.
Questo mondo così com’è fatto non è sopportabile. Ho bisogno della luna, o della felicità o dell’immortalità, di qualcosa che sia demente forse, ma che non sia di questo mondo.
Non vi è alcuna ragione per cui un uomo debba mostrare la sua vita al mondo. Il mondo non capisce.
Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.
A volte, per costruire un mondo migliore occorre distruggere quello vecchio, e questo crea nemici.”
“Il mondo è una mia rappresentazione”: ecco una verità valida per ogni essere vivente e pensante.
Il mondo non è altro che un contenitore della nostra immaginazione.
Il mondo è la rappresentazione della sensibilità e del pensiero di pochi uomini superiori.
Gran parte del mondo sarebbe totalmente privo di interesse se non fosse proibito.
La più divertente superficie della terra è per noi quella della faccia umana.
Vorrei essere nato al contrario per poter capire questo mondo storto.
Creare il mondo in sei giorni, ma che poteva venire? Una cosa arrangiata.
Gli uomini vivono in un mondo di fantasia. Io lo so perché sono in uno di quei mondi, e in effetti non mi arriva la posta laggiù.
Il mondo è iniquità: se l’accetti sei complice, se lo cambi sei carnefice.
Il mondo si divide in tre categorie di persone: un piccolissimo numero che fa produrre gli avvenimenti; un gruppo un po’ più importante che veglia alla loro esecuzione e assiste al loro compimento, e infine una vasta maggioranza che giammai saprà ciò che in realtà è accaduto.
Questo mondo è come la coda arricciolata del cane. Da centinaia d’anni la gente cerca di raddrizzarla, ma, appena la lascia andare, essa si riattorciglia. Come potrebbe essere diversamente?
Se ti droghi ti capisco, perché il mondo ti fa schifo; se non lo fai ti ammiro, perché sei in grado di combatterlo.
Il mondo non è meno strano fuori dei manicomi che dentro.
Pretendere che il mondo ti tratti giustamente perché sei una brava persona è come pretendere che il toro non ti attacchi perché sei vegetariano.
Se il mondo ci sembra un inferno è soltanto perché siamo convinti che debba essere un paradiso.
C’è solo un gran male nel mondo di oggi. La disperazione.
Tutto questo mondo è in fin dei conti una piccola muffa che è spuntata su di un minuscolo pianeta.
Non ho una buona opinione del mondo creato: un incubo da indigestione, durante una siesta di Dio.
Quello che c’è nel mondo di eternamente incomprensibile, è che esso sia comprensibile.
I limiti del mio linguaggio significano i limiti del mio mondo.
Chi immagina di poter fare a meno del mondo s’inganna parecchio; ma chi immagina che il mondo non può fare a meno di lui s’inganna ancora di più.
Non andare in giro a dire che il mondo ti deve qualcosa. Il mondo non ti deve nulla; era qui prima di te.
Il mondo può benissimo fare a meno della letteratura. Ma ancor di più può fare a meno dell’uomo.
Chi pretende musica invece di miagolio, gioia invece di divertimento, anima invece di denaro, lavoro invece di attività, passione invece di trastullo, per lui questo bel mondo non è una patria.
A cinquant’anni si comincia a stancarsi del mondo, e a sessant’anni il mondo si stanca di voi.
Il nostro paese è il mondo e la cittadinanza l’umanità intera.
Ogni uomo confonde i limiti del suo campo visivo con i confini del mondo.
