Frasi sul celibato

Oddio, non sei un campione di bellezza, ma se gli uomini brutti non si dovessero sposare, tre quarti delle donne resterebbe nubili.

Un uomo può essere se stesso soltanto finché è solo. Se non ama la solitudine, non amerà la libertà; perché non si è liberi che essendo soli.

I veri grandi spiriti costruiscono, come le aquile, i loro nidi a grandi altezze, nella solitudine.

Forse non salirò a grandi altezze, ma salirò da solo.

– Eh, ma sono le sei e mezza!– Per uno sposato sarà tardi, ma per gli scapoli è presto.

L’addio al celibato è un antico rito sacro maschile di passaggio.

Essere irragionevoli è un diritto umano.

Da single, all’inizio, sei ottimista. Tipo: voglio incontrare un uomo che sia veramente in gamba, veramente dolce, veramente bello, con una buona carriera… Sei mesi dopo, invece, dici: o Signore, qualsiasi mammifero con un lavoro diurno.

Ci sono persone che si sposano per un colpo di fulmine e altre che rimangono single per un colpo di genio.

Un celibe è un uomo che ha perduto l’occasione di fare infelice una donna.

Non fidarsi mai né di un marito troppo lontano, né di uno scapolo troppo vicino.

Quando sono solo sono felice.

Il celibato dei preti è un’idea particolarmente buona perché tende a sopprimere ogni propensione ereditaria al fanatismo.

Gli scapoli sono convinti che le donne sposate pendano dalle labbra del marito e siano disposte a bere qualunque frottola, purché sia raccontata da lui.

Non esiste il marito ideale. Il marito ideale rimane celibe.

Nessuno scrupolo. Lo scrupolo è la rovina dello scapolo.

Chi vive senza discussioni è uno scapolo.

Il celibato non è ereditario.

Il problema non è che io sia single e probabilmente rimarrò single, ma che sono sola e che probabilmente rimarrò sola.

Cari single. Dopo gli 80 anni c’è un uomo ogni 4 donne. Ma a quel punto uno non sa più che farsene.

Un celibe è un uomo che non fa mai lo stesso errore una volta.

Essere single non è male. Dà un bel senso di irresponsabilità.

Il celibato mi ha aiutato a conquistare me stesso.

Chi non ha una sorella è come uno scapolo anzitempo. Poiché il fascino d’una moglie risiede già in gran parte nella sorella.

Come tuo possibile testimone è mio dovere far sì che al tuo addio al celibato tu veda una donna spogliarsi al ritmo di Here I go again.

Date il voto alle donne e fra cinque anni ci sarà una tassa astronomica sul celibato.

Rimanendo persistentemente scapolo, un uomo converte se stesso in una tentazione pubblica permanente.

[Le donne nubili] guardano e cercano subito di valutarti. Lo stesso sguardo dei poliziotti e degli alti funzionari governativi.

Se sei triste quando sei da solo, probabilmente sei in cattiva compagnia.

Quando sono solo sono felice.

Il celibato non sclerotizza le capacità affettive, anzi è il contrario: esige che esse crescano infinitamente dilatando il proprio cuore ai confini del Mondo.

Il vantaggio di essere celibi è che quando si vede una bella ragazza non ci si deve rattristare all’idea di averne una brutta a casa.

Sta per arrivare il fatidico giorno del si… scappaaaa!!!

Si scalano i monti, si attraversa il mare, ma alla fine dei conti.. chi te lo fa fare?

1 galassia, 8 pianeti, 192 nazioni, 180497 isole, 85 mari, 7 milioni di persone e io sono ancora single!

Va bene che nella vita bisogna fare delle follie, ma non ti sembra di esagerare sposandoti?

Ehi! Ho saputo che domani ti sposi! È proprio vero che l’amore ti fa fare cose pazze!

È una verità universalmente riconosciuta che uno scapolo provvisto di un ingente patrimonio debba essere in cerca di moglie.Per quanto al suo primo apparire nel vicinato si sappia ben poco dei sentimenti e delle opinioni di quest’uomo, tale verità è così radicata nella mente delle famiglie dei dintorni, da considerarlo legittima proprietà dell’una o dell’altra delle loro figlie.

«Scapolare» significa in italiano svignarsela, fuggire al càpulum nome latino che vuol dire cappio o nodo. Vi è un accento pessimistico nel linguaggio che chiama «scapolo» il «celibe». La saggezza recondita e maliziosa delle parole sembra dire al celibe: «Sei fuggito al càpulum, te la sei svignata, sei libero e furbo!»