Frasi su Marzo
E l’arco della porta bassa e il gradino liso di troppi inverni, favola sono nell’improvviso Raggiare del sole di marzo.
Come la mano si apre marzo, Come la mano sul mandolino Si toglie amore il solino E salta, saltella scalzo.
Marzo, fanciullo dal lungo sbadiglio, i tuoi capricci incantevoli come risa dopo le lacrime sono trastulli di nuvole e sole. Col tuo fresco fiato che sa di viole appanni il verde novizio dei colli, l’impiumo leggero degli alberi, per poi rischiararli improvviso.
Che torbida notte di marzo! Ma che mattinata tranquilla! che cielo pulito! Che sfarzo di perle! Ogni stelo, una stilla che ride: sorriso che brilla su lunghe parole.
Come sono felice Ti aspettavo da tanto Posa il Cappello Devi aver camminato Come sei Affannato Caro Marzo, come stai tu, e gli Altri Hai lasciato bene la Natura Oh Marzo, Vieni di sopra con me Ho così tanto da raccontare.
Marzo pazzo e cuorcontento si sveglia un mattino pieno di vento: la prima rondine arriva stasera con l’espresso della primavera.
Ancora non se n’è andato l’inverno, e il melo appare trasformato d’improvviso in cascata di stelle odorose.
Sugli alberi spuntano le foglie come qualcosa che sta per essere detto; i germogli freschi si allentano e si distendono in una verdezza simile al dolore.
L’albero nella bianca aria di marzo è un nero segno di volontà chiusa spia le nuvole ferme in mezzo al cielo alto. Respira fondo, senza moto. Dentro si ascolta: aspetta.
E’ il primo giorno mite di marzo più dolce di momento in momento… C’è una benedizione nell’aria, quasi un’arrendevolezza, una gioia che scende sugli alberi spogli, sulle montagne nude e sull’erba nel prato verde.
Una Luce esiste in Primavera Non presente in qualsiasi altro periodo Dell’anno Quando Marzo è a malapena qui Un Colore sta là fuori Su Campi Solitari Che la Scienza non può cogliere Ma la Natura Umana avvertire.