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Il sacrificio di sé è una passione così prepotente da fare impallidire, al confronto, perfino la fame e la lussuria. Avvolge e conduce alla distruzione le sue vittime nella più alta affermazione della loro personalità . L’oggetto non conta: può essere degno o indegno. Nessun vino è tanto inebriante, nessun amore così rovente, nessun vizio così attraente. Mentre si sacrifica, un uomo è per un momento più grande di Dio, giacché, infinito e onnipotente com'è, come può Dio sacrificarsi? Nel migliore dei casi può solo sacrificare l’unico suo figlio.
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La perfezione è una stupida inezia. Non è l’ultima delle ironie della vita che questa, alla quale tutti miriamo, è meglio che non venga raggiunta.
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La bellezza è estasi; è semplice come il desiderio del cibo. Non si può dire altro sostanzialmente, è come il profumo di una rosa: lo puoi solo odorare.