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Lo stordimento del distacco era passato, ma il dolore mi colpiva all'improvviso, piegandomi in due e torturandomi il corpo di singhiozzi. "Dove sei?" Gridavo nella mia testa. "Dove sei andato?". Ovviamente, non ebbi mai risposta.
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Possono pomparmi nel braccio quello che vogliono, ma non basta per far vivere una persona che non vuole più farlo.
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Ho imparato a tenere a freno la lingua e a trasformare la mia faccia in una maschera di indifferenza, in modo che nessuno possa leggere i miei pensieri.
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A un certo punto devi smettere di correre e voltarti e affrontare chi ti vuole morto. Il difficile è trovare il coraggio di farlo.
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Mi trascino fuori dai miei incubi ogni mattina e scopro che non c’è alcun sollievo nello svegliarsi.
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Scuoto la testa, ma dopo un istante gli tendo la mano. Cinna la chiude fra le sue. E rimaniamo seduti così fino a che una gradevole voce femminile annuncia che è ora di prepararsi al lancio.
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Lui mi sveglia per vedere il tramonto. È una spettacolare vampata gialla e arancione dietro il profilo dei grattacieli di Capitol City.
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Forse non sono solo i festeggiamenti. Forse abbiamo tutti una tale voglia che accada qualcosa di bello che vogliamo assolutamente farne parte.
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Gli appoggio l’orecchio sul petto, nel punto dove tengo la testa quando dormiamo insieme, dove so che sentirò il battito forte e regolare del suo cuore. E invece trovo il silenzio.
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Come due pezzi di carbone trasformati in perle dalla pressione della nostra dura esistenza. Bellezza che nasce dal dolore.
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C'è qualcosa di profondamente sbagliato in una creatura che sacrifica la vita dei propri figli per appianare le divergenze.
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In cambio di pancia piena e spettacoli, il popolo aveva rinunciato alle proprie responsabilitàpolitiche e, di conseguenza, al suo potere.
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Continuo a sperare che, col passare del tempo, recupereremo la nostra spontaneità. Ma una parte di me sa che è una speranza vana. Non si può tornare indietro.
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I pezzi devono ancora incastrarsi, ma avverto che ha un piano. Non ha accettato la propria morte. Sta già lottando con tutte le sue forze per restare vivo.
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Siamo creature stupide e incostanti, con la memoria corta e un grandissimo talento per l’autodistruzione.
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Fingo di esserne felice, ma la gente di Capitol City non mi interessa proprio. Mi distrae solo dal cibo.
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Io non voglio che mi conoscano! Si stanno già prendendo il mio futuro! Non possono avere anche le cose più importanti del mio passato!