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Le scelte giuste sono quelle che si prendono sulla spinta del coraggio e non della paura. Perché non è la scelta in sé che conta, ma lo spirito con cui la si affronta.
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La leggerezza non è parente della superficialità, a differenza di quanto sostengono i superficiali che scambiano la pesantezza per profondità di pensiero.
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Noi maschi sprechiamo tempo a rintronarle di battute memorabili quando l’unica cosa che ci chiedono è di prestare attenzione ai loro pensieri.
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Perché spesso non è la vita ad essere troppo pesante. Siamo noi a pensarci troppo deboli per reggerla.
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Ed è questa, in fondo, la cosa più importante che ho imparato a forza di specchiarmi nei cuori degli altri: l’amore non ha un perché, l’amore è il perché.
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Le leggi dell’amore sono matematiche, ma il desiderio frustrato detesta avere torto e c’è sempre un’eccezione in affitto per i cuori disperati.
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Il cervello che non vuole accettare la realtà produrrà sempre mille alibi per continuare a non scorgerla.
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Pur di non fare i conti con la realtà preferiamo convivere con la finzione, spacciando per autentiche le ricostruzioni ritoccate o distorte su cui basiamo la nostra visione del mondo.
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I mostri del cuore si alimentano con l’inazione. Non sono le sconfitte a ingrandirli, ma le rinunce.
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Ho passato la vita a desiderare che fosse la persona giusta. Il guaio è che una persona non diventa giusta solo perché tu lo desideri.
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Non essere amati è una sofferenza grande, però non la più grande. La più grande è non essere amati più.
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In Italia si possono spostare soldi e ricevere pizze a domicilio con un clic. Ma per votare è ancora necessario andare là dove manderei volentieri tanti nostri legislatori: a scuola.
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La vera scelta non è mai tra il fare una cosa e il non farla. Ma tra il farla o non farla per coraggio oppure per paura
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Come si fa a fingersi buoni quando si avrebbe soltanto voglia di essere giusti? Anche un sentimento profondo come il perdono sta diventando un’emozione da consumare come tutte le altre. Il più in fretta possibile.
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Preferiamo ignorarla, la verità. Per non soffrire. Per non guarire. Perché altrimenti diventeremmo quello che abbiamo paura di essere. Completamente vivi.
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Non è vero che l’italiano medio è vittima di Berlusconi. L’italiano medio è soltanto un Berlusconi più povero.
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Amarsi è l’opera d’arte di due architetti dilettanti di nome Io che, sbagliando e correggendosi a vicenda, imparano a realizzare un progetto che prima non esisteva. Noi.
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L’intuizione: la parte atrofizzata del cervello che è collegata col cuore e ci consente di ascoltare la voce degli dei.
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L’intuizione ci rivela di continuo chi siamo. Ma restiamo insensibili alla voce degli dei, coprendola con il ticchettio dei pensieri e il frastuono delle emozioni.
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Gli affetti dell’infanzia si imprimono nel cuore come tatuaggi indelebili. Quando sembrano morti sono solo svenuti. E possono riprendere a vivere senza bisogno di troppe spiegazioni.
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Delle due sorelle, la Passione è di gran lunga la più subdola: per insinuarsi nei tuoi pensieri, aspetta che la Saggezza sia andata a dormire.
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Quanto alle ideologie, continuavano a sembrarmi come l’amore: utopie inconciliabili con la naturaegoista dell’essereumano.
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Nessuna donna si innamorerà di te perché le leggi una poesia, ma lo farà se nel leggerla la guarderai con passione.
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In fondo la mia vita è la storia dei tentativi che ho fatto di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo.
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Chi è stato abbandonato si considera assaggiato e sputato come una caramella cattiva. Colpevole di qualcosa d’indefinito.
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Credo che l'unico modo per mettere la parola «fine» a una storiaimpossibile sia farsela venire a nausea.
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Le scelte di paura sono sbagliate persino quando si affacciano alla mente con il volto del buon senso.