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Chi biasima la pittura, biasima la natura, perché le opere del pittore rappresentano le opere di essa natura, e per questo il detto biasimatore ha carestia di sentimento.
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Sicome il mangiare sanza voglia fia dannoso alla salute, così lo studio sanza desiderio guasta la memoria, e no’ ritiene cosa ch’ella pigli.
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L’avaro ha una somma pazzia, che sempre stenta per non stentare, e la vita a lui fugge sotto speranza di godere i beni con somma fatica acquistati.
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Uno disse a un suo conoscente: “Tu hai tutti li occhi trasmutati in istrano colore”. Quello li rispose intervenirli spesso. “Ma tu non ci hai posto cura? E quando t’addivien questo?” Rispose l’altro: “Ogni volta ch’e mia occhi veggono il tuo viso strano, per violenza ricevuta da sì gran dispiacere, subito e’ s’impallidiscano e mutano in istran colore”.
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L’omo e gli animali sono propio transito e condotto di cibo, sepoltura d’animali, albergo de’ morti, facendo a sé vita dell’altrui morte, guaina di corruzione.
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Verrà il tempo in cui l’uomo non dovrà più uccidere per mangiare, ed anche l’uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto.
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Verrà tenebre di verso l’oriente le quali con tanto di oscurità tigneranno il cielo che copre l’Italia.
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L’uomo ha grande discorso, del quale la più parte è vano e falso. Li animali l’hanno piccolo, ma è utile e vero, e meglio è la piccola certezza che la gran bugia.
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Fin dalla più tenera età, ho rifiutato di mangiar carne e verrà il giorno in cui uomini come me guarderanno all’uccisione degli animali nello stesso modo in cui oggi si guarda all’uccisione degli uomini.
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Sposarsi è come mettere la mano in un sacco pieno di serpenti, nella speranza di tirar fuori un’anguilla.
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Non appena nasce la virtù, nasce contro di lei l’invidia, e farà prima il corpo a perdere la sua ombra che la virtù la sua invidia.
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Sì come ogni regno in sé diviso è disfatto, così ogni ingegno diviso in diversi studi si confonde e indebolisce.
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A ciascuno strumento si richiede esser fatto colla esperienza. Ciascuno strumento per sé debbe essereoperato colla esperienza dond'esso è nato.
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Tristo è quel maestro del quale l’opera avanza il giudizio suo. E quello si drizza alla perfezione dell’arte, del quale l’opera è superata dal giudizio.
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Ogni corpo dimanda le sue membra e ogni arte dimanda i suoi strumenti. E subito ch'è creato il tutto, ancora son create le sue parti.
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Gli ostacoli non possono atterrirmi. Ogni ostacolo produce una ferma risoluzione. Colui che è fissato su una stella non cambia la sua opinione.
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